“L’Amministrazione comunale di Rieti, attraverso il Nucleo di vigilanza tributaria della Polizia municipale, sta compiendo un’attenta attività di contrasto all’evasione che sta riguardando, in particolare, oltre 800 avvisi di pagamento della Tari non ancora riscossi dall’Ente”: lo annuncia proprio Palazzo Città.
“Le verifiche, in molti casi, riguardano il mancato recapito degli avvisi a causa dell’impossibilità di rintracciare i destinatari per diversi motivi (cambio di residenza, indirizzo errato, decesso del contribuente etc). Nelle scorse settimane, durante la stessa attività, il Nucleo di vigilanza tributaria si è imbattuto in un avviso di pagamento non riscosso per irreperibilità del proprietario dell’abitazione che nel frattempo era stata venduta” continuano dall’ente.
“Gli accertamenti successivi hanno consentito non solo di notificare l’avviso di pagamento al vecchio proprietario, ma anche di accertare che l’abitazione in questione era stata acquistata, qualche mese prima, da una coppia di presunti nullatenenti assistiti dai Servizio sociali – dicono dal Comune – Ulteriori verifiche hanno accertato che la coppia in questione, per anni, ha beneficiato di un contributo straordinario destinato al pagamento di un alloggio provvisorio (in albergo) che il Comune ha regolarmente fornito sulla base di documentazione che attestava la condizione di non autosufficienza economica. La presenza di una casa di proprietà, non dichiarata all’Ufficio tributi, e perciò sconosciuta ai fini del pagamento della Tari, ha fatto scattare una segnalazione alle autorità competenti ipotizzandosi, allo stato, una truffa ai danni del Comune“.
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