In un Roland Garros la cui fatidica “seconda settimana” si rivela una chimera per il tennis italiano (con Karin Knapp unica rappresentante azzurra al terzo turno), non resta che guardare con speranza al torneo juniores che ha preso il via domenica 29 maggio. Tra gli esponenti del nostro tennis in tabellone – Tatiana Pieri, Federica Bilardo e Lucrezia Stefanini tra le ragazze, l’italoamericano Liam Caruana tra i maschietti – c’è anche il primo reatino impegnato in una prova del Grande Slam: Riccardo Balzerani, 18 anni a ottobre e recente vincitore del torneo “Città di Firenze”, che dopo due turni di “quali” ha superato anche il primo ostacolo nel main draw. Seguito dall’argentino Sebastian Vazquez (in passato già mentore di Gianluigi Quinzi) presso il Centro Tecnico Permanente di Foligno, Riccardo ha battuto 7-6 6-2 il polacco Piotr Matuszewski, attuale n.35 della classifica ITF junior.
Un exploit significativo per il giovanissimo Balzerani, e “Poteva finire ancora meglio”, come ci ha detto Vazquez, “Anche senza giocare benissimo (Riccardo era avanti 4-1 nel primo set,ndr)è riuscito a ottenere il massimo. Così si cresce”. Il tecnico, che accompagna Balzerani a Parigi assieme all’osteopata Michele Santori, ci ha raccontato il legame con il suo assistito: “Lo seguo da luglio dell’anno scorso. Dall’aprile 2015 lavoro a Foligno con un bel gruppo di giovani. Ora con Riccardo continuiamo a vivere questa bella esperienza”. L’urlo di Balzerani dopo il match-point ha liberato le emozioni che comportava una tappa così importante della crescita tennistica, come ha confermato lo stesso Riccardo nella chiacchierata che ha avuto con TWI a fine partita.
Primo reatino in un tabellone Slam, vittoria all’esordio contro pronostico. Cosa si prova? Una bellissima sensazione, è uno Slam per cui è uno stimolo in più vincere in questo tipo di tornei. Matuszewski è un buon giocatore, avevo già giocato contro di lui in Ungheria lo scorso anno ed avevo perso, sempre sulla terra. Quindi per me è stata una rivincita!
Lavori a Foligno con Vazquez, prima eri al CTN di Tirrenia. Come mai questo cambiamento? Sono stato due anni a Tirrenia. Ho cambiato dopo una decisione di comune accordo tra me e la Federazione. Non avevo problemi a Tirrenia, anche se nell’ultimo periodo ero un po’ abbattuto per via della carenza di risultati. Con Vazquez ho un ottimo rapporto. Stiamo lavorando principalmente sulla concentrazione e la velocità di palla. Nulla di particolare tecnicamente. Poi lì mi alleno con Luca Vanni, Thomas Fabbiano, Stefano Travaglia, Claudia Giovine… Davvero un bel gruppo.
Contro Matuszewski sei stato molto solido con entrambi i fondamentali. Qual è il tuo colpo preferito? Una volta avrei risposto il rovescio, ora i miei colpi di rimbalzo si equivalgono.
Hai un giocatore del circuito maggiore al quale ti ispiri particolarmente? Beh, il mio giocatore preferito naturalmente è Federer (sorride, ndr)! Come stile di gioco mi ispiro un po’ a Gilles Simon.
Qual è la tabella di marcia per il resto della stagione? Ora farò alcuni Futures, se riesco a qualificarmi andrò a Wimbledon. Vediamo come andranno questi tornei, poi decideremo. Pensiamo a una cosa alla volta.
(di Niccolò Inches – tennisworld)
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