Decisivo lo spirito di una reatina per salvare un esemplare di Falco Lodolaio. La donna, mentre passeggiava con il cane nei pressi della Questura, ha notato l’animale ferito e che cercava di riprendere il volo senza riuscire. La donna, di nome Elda, ha catturato il falco ferito e lo ha consegnato al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Rieti. Gli agenti, grazie all’aiuto della donna, hanno salvato l’animale: il falco ha un’ala ferita ed è stato subito affidato alle cure del professor Antonio De Marco di Piano dell’Abatino.
Da un primo esame effettuato presso il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Sato di Rieti dall’Ispettore Paolo Murino è emerso, infatti, che il rapace aveva una evidente lesione all’ala destra, con perdita di sangue. Non si esclude l’ipotesi di un colpo di arma da fuoco, (bisognerà attendere gli esiti della radiografia) per cui si è provveduto al suo trasferimento presso il Giardino faunistico di Piano dell’Abatino, ed affidato alle cure del Professor De Marco e della sua equipe. Il Lodolaio rientra tra quelle specie particolarmente protette e non è mai cacciabile nè detenibile.
Questo rapace, di dimensioni contenute può raggiungere un’apertura alare di 70 centimetri, 80 nella femmina. Caratteristico il fatto che da chiuse, le ali, superano la coda. Caccia le sue prede, preferibilmente piccoli uccelli, volando a bassa. Durante la nidificazione si dimostra particolarmente aggressivo nei confronti delle Cornacchie, che come noto, amano depredare i nidi. Il famoso gioco da tavolo Subbuteo, inventato in Inghilterra, trae origine proprio dal nome scientifico di questo Falchetto. “ Un grazie alla signora Elda – scrive la Forestale – che con il suo gesto e ha salvato il falchetto da morte sicura”.
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