“Solo aggregandosi le nostre piccole e medie imprese potranno superare le problematiche generate dalla nuova normativa sugli appalti pubblici che rischia di creare una barriera alla partecipazione alle gare da parte delle nostre aziende”.
Con queste parole il direttore della Federlazio di Rieti, Giuseppe Scopigno, ha indicato la strada per affrontare al meglio le novità introdotte dal Nuovo Codice degli Appalti a cui è stato dedicato da parte dell’Associazione di categoria un partecipato seminario presso la sede di Via Sanizi.
“La nuova normativa sulla partecipazione alle gare ed i nuovi requisiti che devono avere le imprese per partecipare ai lavori pubblici sono temi complessi che richiedono la presenza all’interno dell’azienda di figure dedicate, con professionalità specifiche. – ha detto Dario La Veglia, Amministratore unico di Soa Quadrifoglio spa – Per questo spesso le piccole aziende rischiano di restare tagliate fuori dalla partecipazione alle gare d’appalto. Emerge quindi la necessità che si trovino forme di aggregazione per superare il problema dimensionale e per attrezzarsi adeguatamente a livello professionale”.
Molto apprezzata dagli imprenditori intervenuti l’analisi calata sul campo offerta dai relatori Dario La Veglia e Alessio Bozzetto, docente appalti e contratti pubblici presso la Presidenza del Consiglio dei ministri/Scuola Nazionale dell’Amministrazione, che ha affrontato tra i vari temi quello relativo ai motivi di esclusione, al Durc, al soccorso istruttorio, all’avvalimento, all’offerta economica più vantaggiosa, agli appalti sotto soglia. “Gli imprenditori hanno bisogno di casi pratici, di capire come risolvere i problemi generati dall’applicazione delle norme – ha detto Bossetto – e questo seminario ha raggiunto l’obiettivo, visti i numerosi quesiti posti e lo scambio costruttivo avvenuto”.
Il seminario è stato organizzato nell’ambito dell’attività dello Sportello Appalti di Federlazio Rieti (operativo presso la sede di Via Sanizi 2, tel. 0746/271696, email [email protected]) che punta ad individuare forme di assistenza per lo sviluppo di modelli sinergici e aggregativi (creazione di consorzi stabili) e per favorire l’incontro delle esigenze (associazioni temporanee, avvalimenti, subappalti specialistici).
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