(Di Sabrina Vecchi) Impresa non facile quella in cui si sono imbarcati Giulio Scarpati e Valeria Solarino, nei ruoli che furono di Marcello Mastroianni e Sophia Loren.
Ieri sera al Teatro Flavio Vespasiano i due attori hanno interpretato una convincente versione teatrale del film “Una giornata particolare” di Ettore Scola, per la regia di Nora Venturini, compagna di vita e di lavoro di Scarpati e l’adattamento per il palcoscenico di Gigliola Fantoni, vedova di Scola. Non si è trattato di un omaggio postumo al grande regista scomparso nel gennaio scorso, bensì di un progetto più strutturato e concepito un paio di anni fa con la collaborazione dello stesso Scola, che non ha potuto però vedere il prodotto finito.
“Abbiamo parlato tante volte con Ettore di questa messinscena” – ha dichiarato Scarpati – “e adesso provo pudore a parlare di lui che non c’è più: eravamo molto amici e sono addolorato che non possa vedere il risultato finale delle tante discussioni sullo spettacolo”.
Anche Valeria Solarino ha ricevuto la “benedizione” di Scola, che la definì “giusta” per il ruolo di Antonietta, nei panni della quale in effetti l’attrice si è calata in maniera intensa e commovente. La “giornata particolare” che Scola raccontò nel celebre film del 1977 narra dell’incontro tra una casalinga ignorante ridotta in condizione di semischiavitù domestica da un marito dispotico e maschilista ed un ex radiocronista intellettuale licenziato a causa della propria omosessualità.
Entrambi figli del regime, entrambi soli, entrambi “rifiutati” per il loro stesso essere eppure diversissimi, Antonietta e Gabriele incrociano in un solo giorno le proprie disperate solitudini trovando una complicità che li cambierà per sempre. Versione teatrale molto fedele al capolavoro cinematografico, belle scene, attori all’altezza della sfida che vanno certamente lodati per il coraggio nell’affrontare inevitabili paragoni. Certo, al di là del talento, l’innata intesa che c’era nella vita e sul set tra la Loren e Mastroianni è ardua da riprodurre e per chi conosce il film risulta complicato discostarsene. Una spettacolo che risulta pienamente efficace solo se goduto in quanto tale, pensandolo come fosse nato per il teatro ed allontanando così ogni confronto con una pellicola così ingombrante. Foto: Vecchi ©