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(G.D.A.) Non chiamatelo Jeeg Robot, almeno non quando è sul palco. Claudio Santamaria, l’attore italiano forse più gettonato del momento, ieri sera ha deciso di smettere i panni dell’interprete e di condividere con il pubblico di Rieti l’altra sua enorme passione: la musica. Nella – per molti – inedita veste di cantante e chitarrista si è concesso un bagno di folla al Be’er Sheva, giovane live club cittadino che ormai ci ha abituati a eventi artistici di un certo rilievo, nell’ambito dello spettacolo intitolato Prove aperte per una band sul nascere.
Una foto dal palco in attesa del concerto – di Federica Fiocco
Qui Santamaria, accompagnato dai musicisti-amici Giorgio Maria Condemi (chitarra), Pierfrancesco Aliotta (basso) e Stefano Corrias (batteria), ha regalato una performance davvero intensa, spaziando da brani dei Radiohead ai successi dei Nirvana, senza tralasciare ovviamente Rino Gaetano, personaggio interpretato dall’attore in una fortunata serie tv di Rai1 qualche anno fa.
La folla, dicevamo: davvero incredibile quella accorsa al Be’er Sheva – di per sé non grandissimo – anche da fuori città. Santamaria è stato letteralmente preso d’assedio fin dal suo arrivo in via dei Pozzi, dove già prima dell’apertura dei cancelli si era formata una lunga fila di ragazzi in attesa.
Innumerevoli le richieste di foto e autografi, e quando a fine concerto la band ha iniziato ad accennare il tema di “Lo chiamavano Jeeg Robot”, ovvero la sigla del cartoon nell’arrangiamento “ballad” che scorre sui titoli di coda del film, il pubblico è andato davvero in visibilio.
Un evento decisamente riuscito per i ragazzi del Be’er Sheva, che
ogni venerdì sera propongono musica live di qualità e già preannunciano sorprese in vista della prossima estate. La città, ieri, ha risposto alla grande: anche il sindaco Simone Petrangeli, romanista sfegatato come Claudio Santamaria, ha voluto concedersi una foto con lui a margine del soundcheck pomeridiano?.
Foto: RietiLife – Vecchi ©
