(Redazione) Dopo le primarie, adesso il pensiero va alle elezioni vere e proprie, quelle dove il candidato scelto dagli 882 elettori che si sono presentati ai seggi sabato e domenica, Carmelo Tulumello (leggi) se la dovrà vedere con il sindaco uscente Davide Basilicata e, molto probabilmente, non solo con lui. Passata la sbornia per l’ampia partecipazione alla consultazione della coalizione Fara Bene Comune, dovrà fare i conti con quella parte dell’attuale minoranza che non ha partecipato alle primarie, vale a dire il gruppo “Per Fara” che, almeno a parole, sembra intenzionato a presentare una propria lista.
Un gruppo che conta ex assessori dell’epoca d’oro del centrosinistra farense come Daniela Simonetti o alcuni consiglieri uscenti come Gian Piero Brucchietti o Claudio Giovannini. Tulumello nei giorni che hanno preceduto il voto è stato abbastanza netto, come sua consuetudine. Si tratta solo con chi partecipa alle primarie. Stop. Finirà con due liste che fanno riferimento all’area di centrosinistra? Probabile, anzi molto probabile, anche se in politica non bisogna mai escludere colpi di scena clamorosi.
Di fronte ci sarà Basilicata che, a fronte della giovane età – ha 34 anni – vanta un’esperienza nel territorio di lungo corso. Fronteggiarlo non sarà una passeggiata anche perché nell’ultima tornata di elezioni comunali (quella del 2014) non c’è stato un solo sindaco uscente, in tutta la Bassa Sabina, che non è stato riconfermato. Chi è alla guida delle amministrazioni gode di un vantaggio, che non va trascurato. Inoltre bisognerà capire cosa farà il Movimento 5 Stelle. Finora in Bassa Sabina i pentastellati pur partecipando in diversi comuni al dibattito pubblico non hanno partecipato mai alle elezioni. L’esordio sarà a Fara? E’ ancora un mistero.
Ora bisognerà capire se i mesi che porteranno al voto basteranno al centrosinistra per placare i malumori e consolidare la fugura di Tulumello. Una candidatura nata in sordina nell’ultimo anno e che è stata rafforzata non poco dal verdetto “bulgaro” delle primarie. Inoltre il Pd ha già dimostrato di voler utilizzare le armi pesanti nella lotta di Fara. Non a caso proprio alla vigilia delle primarie è stata calata la carta dell’arrivo (presunto) di Amazon al polo della logistica.
Qualche maligno tuttavia nei mesi scorsi ha sussurrato che il nome di Tulumello è stato calato dall’alto fantasticando su ipotetiche manovre geopolitiche in Sabina. L’impressione invece è che – dal polo della logistica al rapporto con le numerose e differenti realtà territoriali farensi – la partita si giocherà all’interno dei confini comunali. Molto di più di quello che si possa pensare.
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