Dopo quello di Marco Lingua nel martello, oggi arrivano altri due terzi posti per l’Italia dei lanci in Coppa Europa che festeggia anche l’argento con la squadra senior maschile ad appena 53 punti dalla Bielorussia (4344 contro i 4291 degli azzurri). Ad Arad (Romania) il pesista Sebastiano Bianchetti onora il suo battesimo in Nazionale assoluta con un 19,78 che vuol dire tante cose.
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Il ventenne della Studentesca CaRiRi, infatti, non solo conquista il podio del trofeo continentale, ma anche 38 centimetri di personal best rispetto al suo 19,40 indoor dello scorso 6 febbraio, l’ingresso nella top10 assoluta della specialità e la seconda migliore prestazione italiana under 23 di sempre all’aperto dopo il 19,92 di Alessandro Andrei (Firenze, 1981). Senza dimenticare che con questo risultato l’azzurro fa 3 centimetri meglio dello standard d’iscrizione (19,75) indicato nei criteri di partecipazione per gli Europei di Amsterdam (6-10 luglio).
Oggi in Romania, il possente lanciatore di Contigliano (Rieti), pluriprimatista nazionale e bronzo europeo junior nel 2015, è stato autore di una serie con quattro lanci oltre i 19 metri: 19,16 – 18,92 – 18,97 – 19,78 – 19,45 – 19,24. Era da almeno 11 anni che un pesista italiano non si esprimeva su questi livelli: l’ultimo a mandare a referto una misura del genere era stato Marco Dodoni con un 19,85 indoor nel 2005 a Schio (VI) dove Bianchetti ormai da un paio di stagioni si allena sotto la guida tecnica di Paolo Dal Soglio che proprio oggi ha superato nel ranking nazionale Promesse (19,76 a Sheffield nel 1992).
Nella storia della Coppa Europa di lanci c’è stato soltanto un altro atleta italiano in grado di piazzarsi tra i primi tre nel peso maschile: il nome è sempre quello di Dal Soglio, secondo con 19,96 a Nizza nel 2001 nella prima delle sedici edizioni della manifestazione.
“Quando ho visto che la palla di ferro era caduta praticamente sopra la linea dei 20 metri credevo davvero di averli fatti! – il commento di Bianchetti – Sono esploso in un urlo di gioia e sono subito corso ad abbracciare Paolo (Dal Soglio, ndr). Era più emozionato di me: è stato un onore che a farmi la matricola siano stati lui e un altro grande campione azzurro come Nicola Vizzoni. Mi hanno rasato la testa a croce e, visto che mi ha portato bene, non escludo di rifarmi lo stesso look alla prossima occasione: magari proprio agli Europei. Sono felice perchè oggi è arrivata la conferma che anche in un contesto internazionale riesco a mantenere la testa sulle spalle. E ora ho un sogno ancora più grande, perchè andare oltre i 20 metri significa puntare a quel 20,50 che rappresenta il minimo olimpico. Credetemi: lavorerò sodo per abbattere presto anche questo muro”.
Oggi, intanto, ad aggiudicarsi la gara è stato il romeno Andrei Gag che con 20,68 ha lasciato dietro di sè il portoghese Tsanko Arnaudov (19,85).
(da Fidal.it, di Alessio Giovannini)
Foto: Fidal – RietiLife ©