(di Chiara Pallocci) Quattro secoli di storia e di vita del Borgo di Castelnuovo di Farfa tornano a brillare. Dopo circa un anno riapre al pubblico il Museo dell’Olio della Sabina, all’interno delle mura cinquecentesche di Palazzo Perelli, storico edificio di Castelnuovo di Farfa.
Grazie al coraggio e all’intraprendenza dell’Associazione culturale ReaRte – giovani unitisi per sostenere e promuovere il patrimonio artistico ed ambientale di Rieti e della sua provincia – il Museo dell’Olio della Sabina, dopo un periodo di chiusura dovuto al restauro e alla manutenzione di sale ed importanti installazioni artistiche ed alla Costruzione di una nuova e moderna Biglietteria, dall’8 Dicembre è di nuovo fruibile.
Simbolo, nonché logo, del Museo è il Nocciolo d’Oro dell’Olio, vera e propria effige del legame profondo che l’olio intrattiene da sempre con la terra Sabina; ma non è l’unico gioiello splendere: la rampa d’accesso infatti è opera della scultrice sarda Maria Lai alla quale si aggiungono installazioni come L’Albero del Poeta e la Sala del volo dell’Oca – sempre della Lai – o ancora l’Ulivo Viaggiante di Hidetoshi Nagasawa: una barca capovolta che ha come albero un ramo d’ulivo sotto la quale galleggiano tante diverse barche luminose che prendono vita grazie all’aria sollevata da tutti i visitatori di passaggio. Un luogo che celebra senza remore né misura l’importanza dell’olio, vera ricchezza del paese e all’interno del quale, il visitatore, s’immergerà in una dimensione densa di suggestioni visive e sonore.
Apertura il sabato, la domenica e festivi dalle ore 10 alle ore 18. Nei giorni feriali sarà possibile comunque visitare il museo su prenotazione. Per i gruppi classe ci sarà anche la possibilità di fare attività didattiche o giocare nella sala del Gioco del volo dell’oca. Per informazioni:[email protected] – 347 1788288 – facebook.com/museodellolio Foto: REARTE ©
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