“IO, REATINO IN CINA CON INTERCULTURA: 9 ORE DI STUDIO E CLASSI DA SESSANTA” / IL RACCONTO DI ALESSIO

Quello che vi proponiamo è il racconto di uno studente reatino, Alessio Mohorich, da settembre in Cina, a Tangshan, grazie alla borsa di studio concessa dalla Fondazione Varrone, da più di 10 anni partner di Intercultura. Alessio si dice entusiasta e descrive le sue nuove abitudini in Cina e lo stile di vita completamente diverso che ha imparato a conoscere in questi primi mesi. 

IL RACCONTO DELL’ESPERIENZA

Dal giorno 04/09/2015 sono ospite della Tangshan Foreign Language School di Tangshan (Cina). La scuola, frequentata da circa 4000 studenti, è composta da quattro edifici a sei piani, una mensa scolastica di tre piani, una palestra, campi da basket e tennis ed è dotata di molti laboratori e perfino di un osservatorio che è situato nella parte più alta.

Mi sono ambientato bene e sono entusiasta di questa esperienza. Fino al mese di gennaio seguo lezioni di: cinese orale, cinese scritto, calligrafia, cultura cinese, inglese, informatica, educazione fisica, musica e opera. Attualmente svolgo 27 ore di cinese a settimana. Le lezioni mattutine vanno dalle 7.30 alle 12.00 (con alcune pause), mentre invece le lezioni pomeridiane iniziano alle ore 14.30 e terminano alle 18.00 . Dalle 18.00 alle 18.30 viene servita la cena nella mensa scolastica. Alle 18.30 iniziano le lezioni serali che terminano alle 20.00.

Mensilmente siamo sottoposti a compiti in classe di cinese, per valutare i nostri progressi e le capacità acquisite. Nelle prove eseguite finora ho riportato le seguenti valutazioni: 92/100; 88/100. Questi voti, tuttavia, hanno un’importanza relativa, in quanto sarà l’esame che svolgeremo a fine anno (HSK) a rilasciarci la certificazione linguistica.

La mia conoscenza della lingua cinese migliora di giorno in giorno e sono molto orgoglioso di questo.
A partire dal mese di gennaio ogni “exchange student” verrà inserito in una classe cinese, le materie frequentate cambieranno e inizierò a seguire il programma della classe a cui verrò assegnato. Verranno inserite presumibilmente le seguenti discipline matematica, fisica, biologia, chimica, politica e geografia

Vivere in questo paese che mi ospita, ad esser sinceri, è abbastanza difficile: i ritmi scolastici sono molto faticosi e purtroppo non lasciano molto tempo per svolgere altre attività. Fortunatamente ho già visitato molti posti della Cina e ho avuto il piacere di conoscere approfonditamente la cultura di questo paese, che si è rivelata molto differente dalla cultura occidentale. Qui, ad esempio, una classe è composta da circa sessanta studenti, tutti molto attenti e silenziosi.

Ho imparato a vedere questa cultura da diversi punti di vista, non solo da ragazzo che mette al primo posto il divertimento. Ho capito che, essendo la popolazione cinese molto numerosa, è necessaria la disciplina per far studiare al meglio i ragazzi. Nonostante alla mia partenza avessi già un’idea molto chiara del fatto che l’anno in Cina non sarebbe stato di svago, ma di dedizione allo studio, ricordo che, quando all’arrivo nella mia nuova scuola mi venne comunicato l’orario delle lezioni, restai abbastanza scioccato. Ora le settimane passano molto velocemente e le nove ore di studio giornaliere non mi pesano più come all’inizio della mia esperienza.

Anche le pulizie che ogni mattina facciamo nella nostra aula mi sembrano abbastanza doverose. Mi rendo conto di aver imparato molto da questa esperienza e questo mi spinge ad andare avanti ogni giorno.

Foto: Intercultura ©

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