La Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio ha archiviato la posizione dell’ex Comandante della Municipale Enrico Aragona sulla vicenda dei contrati affidati alla società Sapidata, con un presunto danno erariale di quasi mezzo milione di euro.
LA NOTA DI ARAGONA
“Finisce con una archiviazione la vicenda che ha visto coinvolto l’ex Comandante della Polizia Municipale Aragona Enrico, assistito dall’Avvocato Marco Iazzetta del Foro di Rieti, relativa ai contratti per i servizi aggiuntivi affidati alla società Sapidata per la gestione dell’ufficio contravvenzionale e per la tutela legale. La Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio ha, infatti, archiviato la posizione dell’ex Comandante, dopo averlo ascoltato in audizione lo scorso 22 settembre, ritenendo che allo stato dei fatti ed in relazione agli atti depositati non ci siano elementi per procedere per responsabilità contabile nei suoi confronti per un presunto danno valutato in 427.000 euro. La vicenda traeva origine da un esposto presentato alla Magistratura Contabile dal Sindaco Petrangeli lo scorso 28 ottobre, nel quale si ipotizzava un comportamento illecito del Comandante Aragona relativo appunto alla vicenda dell’affidamento dei contratti di “back e front office” e di tutela legale nell’ambito della gestione del processo sanzionatorio”. “La partita che il sindaco Petrangeli ha deciso di giocare nei miei confronti, – dichiara Aragona – in qualità di (ex) Comandante della Polizia Municipale, è come tutti ben sanno una partita complessa, giocata non sempre dentro il campo e secondo le regole del gioco. Ho sempre detto alla mia famiglia e ai miei ragazzi di stare tranquilli perché per quanto la mischia in certi momenti sia dura e vengano tirati colpi bassi, particolarmente dolorosi, poi c’è il tempo che nel suo trascorrere porta con sé anche le verità che da verità di parte diventano poi verità processuali. E così nonostante il battage pubblicitario, alimentato ad arte dalla stampa amica sempre prodiga a dar voce al sindacalista di turno piuttosto che alla versione dell’amministrazione con tanto di locandine ad effetto e titoloni in prima pagina, l’unico processo penale cui sono stato sottoposto, quello dell’annullamento delle famose multe, si è risolto lo scorso giugno con una assoluzione. Ma le azioni cui mi voglio riferire sono quelle che mi hanno visto contrapposto direttamente al sindaco Petrangeli. La prima ha preso il via con un affondo che ha dell’incredibile: il Comune non si costituisce in giudizio in un procedimento davanti al Giudice del Lavoro e Petrangeli, accompagnato dalla sua ombra Iovinella, pensa bene di denunciare alla Procura della Repubblica il Comandante della Polizia Municipale per aver sottratto il fascicolo e non aver consentito al Comune la costituzione, essendo in quel procedimento parte interessata. La fantasia in questo caso ha veramente superato ogni limite: la realtà è che alla luce degli accertamenti degli organi inquirenti si è verificato che l’errore era stato compiuto proprio dagli uomini di fiducia del Sindaco che non avevano identificato il plico proveniente dal Tribunale per quello che era. Risultato: la mia posizione è stata archiviata mentre il Sindaco risulta iscritto nel registro delle persone indagate per rispondere di calunnia e diffamazione nei miei confronti. La partita è complessa e Petrangeli e Iovinella pensano bene di iniziare una nuova azione inviando un esposto alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica relativo ai contratti sottoscritti con il personale della Sapidata per la gestione dell’Ufficio contravvenzionale del Comando della Polizia Municipale. Nella foga dell’azione il magnifico duo d’attacco non si è reso conto di aver tralasciato tante verità. Risultato: le verità documentali sono state ben comprese dal Magistrato contabile che ha archiviato la richiesta di risarcimento del presunto danno erariale formulata a mio carico. Evidentemente qualcuno non ha capito che costruire a tavolino fascicoli diffamatori non sempre porta al risultato sperato. E la partita è ancora tutta da giocare. Colgo l’occasione per ringraziare l’Avvocato Marco Iazzetta per la professionalità e la passione forense con la quale mi ha assistito contribuendo in maniera sostanziale al manifestarsi della verità”.
RietiLife è a disposizione per eventuali repliche.
Foto (archivio) RietiLife ©