GIOCO D’AZZARDO IN CRESCITA NEL REATINO: +80% / NEL LAZIO È LA PERCENTUALE PIÙ ALTA

Gioco d’azzardo in crescita nel Reatino: ad affermarlo è La Repubblica, che riporta uno studio presentato alla Camera di Commercio di Roma. 

(Da La Repubblica – Marialuisa Di Simone) A Roma e provincia si spendono 6 miliardi l’ anno per il gioco d’ azzardo, 1386 euro in media a persona. È il risultato della ricerca “L’ impatto del gioco d’ azzardo sulla domanda di beni e servizi e sulla sicurezza urbana. Il fenomeno dei Compro Oro e business collegati”. Lo studio è stato presentato ieri alla Camera di Commercio di Roma.
Negli ultimi cinque anni, vi si legge, le attività di “gambling” (Bingo, Gratta e Vinci, slot-machine, videopoker, scommesse online), ma anche le attività di compravendita dei metalli preziosi usati si sono moltiplicate notevolmente, tanto da far pensare che i due fenomeni siano collegati. A Roma dal 2007 al 2012 il “consumo” pro capite del gioco d’ azzardo è aumentato del 65,2%, passando da 839 a 1.386 euro. «Ma se prendiamo in esame soltanto la popolazione attiva, questa cifra raggiunge quasi il doppio», ha precisato il presidente della Camera di Commercio, Lorenzo Tagliavanti, notando che la crescita del gambling «è coincisa con la crisi economica e si è localizzata soprattutto nelle zone periferiche e semi-periferiche della città, interessate da un disagio sociale derivante dalla crisi stessa».
Per lo studio, non meno preoccupante è la situazione nelle altre province del Lazio: a Rieti il gioco è cresciuto dell’ 80,4%, a Latina del 77,3, a Frosinone del 71,1, a Viterbo del 66,2. C’ è poi il fenomeno connesso dei Compro Oro. Se nel centro storico ce ne sono molti di più delle sale da gioco, 46 contro 16, in quartieri attigui i due fenomeni sono paralleli (nel Salario-Pinciano, sono entrambi 18) ma in periferia le cifre si invertono: al Casilino si trovano 9 Compro Oro e 27 sale da gioco. «Dalle mappe si evince che i tanti Compro oro che si aprono sono non a caso vicini alle sale giochi, escluso il I Municipio», aggiunge Michele Balbi, capogruppo della Lista Civica Zingaretti. Tutto ciò sottrae reddito alle fasce più basse, risorse che potrebbero confluire nel risparmio e nel consumo di beni e servizi. Aggiunge Tagliavanti: «E la cronaca ci dice che queste attività sono utilizzate dalla malavita per entrare nei territori e controllarne le attività economiche». Il picco del fenomeno, spiega Maurizio Fiasco, consulente della Consulta Nazionale Antiusura, «è avvenuto nel 2012, mentre nel 2013 e nel 2014 si è verificata una contrazione, con valori attestati a 85 miliardi su scala nazionale». Più attenzione è chiesta dal direttore della Caritas Diocesana di Roma, Monsignor Enrico Feroci: «È un grido d’ allarme alle persone sensibili: aiutare le famiglie accalappiate dalla piaga del gioco. Nell’ anno del Giubileo della misericordia, vorrei che si attenuasse questo fenomeno. Chiedo alla Camera di Commercio: si dia qualche incentivo affinché i bar e le sale possano diminuire l’ offerta d’ azzardo». Foto (archivio) RietiLife ©

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