L’azione politica ai tempi di Filippo Micheli, parlamentare per sette legislature della circoscrizione umbro-sabina, del quale quest’anno ricorre il ventesimo anniversario dalla scomparsa. Un’azione che si svolgeva tra la gente: il mandato parlamentare, vincolo che era valore assoluto perché costruito sugli interessi delle comunità, riceveva sostegno su proposte basate principalmente su esigenze popolari. Questo, in un momento in cui le leggi attuali tendono invece a calare nei territori anche figure che con essi non hanno empatia, non essendovi spesso integrate.
Si parlerà anche di questo argomento, a Terni, insieme tra gli altri al Sottosegretario Gianpiero Bocci ed alla presidente della Regione dell’Umbria Catiuscia Marini, nell’incontro dibattito organizzato dal Centro studi Ezio Vanoni nel pomeriggio di domani, mercoledì 25 novembre alle ore 15 in programma all’auditorium Don Bosco (adiacente la chiesa di San Francesco), in via Don Bosco e voluto proprio in occasione dei 20 anni dalla morte per ricordare le fasi salienti della sua vita e della sua opera politica, svolta anche nella provincia di Rieti, nella quale era presente in ogni angolo, insieme al suo collaboratore Emilio Di Ianni ed a tanti amici che lo stimavano.
“Filippo Micheli nella storia dell’Umbria” è il titolo dell’iniziativa, che vedrà anche la presentazione (alla presenza dell’autore) del libro scritto da Mario Roych dedicato proprio alla vita dell’esponente politico umbro, intitolato: “Filippo Micheli, promotore e protagonista del Piano umbro”. Foto (archivio) RietiLife ©
Interverranno:
Vincenzo Micheli (presidente del Centro studi Vanoni),
Gianpiero Bocci (Sottosegretario al Ministero dell’interno)
Catiuscia Marini (presidente della Regione dell’Umbria)
Mario Roych (autore del volume “Filippo Micheli, promotore e protagonista del Piano Umbria”)
Claudio Carnieri (Presidente dell’Agenzia Umbria ricerche)
Al termine del convegno, alle ore 17,30, l’arcivescovo metropolita emerito della diocesi dell’Aquila, monsignor Giuseppe Molinari, celebrerà la Santa Messa nella vicina chiesa di San Francesco, in ricordo di Filippo Micheli.
On. FILIPPO MICHELI
Filippo Micheli nacque a Montefranco (Terni), il 15 dicembre 1911, da un falegname modellista ed una casalinga. Da giovane militò nell’Associazione Cattolica, della quale fu presidente diocesano fino al suo ingresso in politica.
Nel 1931, dovette affrontare gli attacchi ad opera del regime fascista al movimento dei Cattolici popolari, impegnato a mantenere prioritari nelle coscienze i valori del Cristianesimo. Insieme ad altri, difese l’Azione Cattolica, voluta da Papa Pio XI. Durante il “ventennio”, mantenne rapporti con alcuni esponenti del Movimento popolare e nel 1943, costituì in Umbria, insieme al senatore Paolo Emilio Taviani, il movimento dei Cristiano-sociali, divenuto poi la Democrazia Cristiana di don Luigi Sturzo e di Alcide De Gasperi, partito nel quale Micheli militò in ruoli di primo piano.
Fece parte sin dall’inizio del Comitato provinciale di Liberazione, collaborando alla ricostruzione di Terni ed alla rinascita della democrazia. Nelle Istituzioni locali, svolse compiti di assessore al Comune di Terni, consigliere in Provincia, sindaco e consigliere nei Comuni di Stroncone, Assisi, Norcia e Gualdo Tadino. Fondò la Federazione dei Coltivatori Diretti, della quale fu per molti anni presidente provinciale e regionale. Come fu presidente dei consorzi di bonifica Baschi-Orte e Conca ternana.
Nel 1948, nella prima legislatura della Repubblica, arrivò la prima elezione come deputato al Parlamento nella circosrizione dell’Umbria e della Sabina, nella quale verrà riconfermato con ampio consenso per undici legislature. La sua opera politica è caratterizzata dal Piano umbro, legato al modello di sviluppo del territorio regionale contenente studi e progetti di molte opere realizzate nel territorio, o ancora in attesa di completamento. Tra queste, la superstrada Terni-Rieti, i raddoppi ferroviari Orte-Falconara e Terni-Rieti-Sulmona, progetti per lo sviluppo turistico del territorio umbro-sabino e la valorizzazione dei tessuti industriali e produttivi. Un risultato tecnico politico realizzato con la partecipazione di tutte le forze politiche democratiche. Merito di Filippo Micheli fu anche la capacità di coordinamento dell’iniziativa anche a livello scientifico, che partì da una intuizione metodologica e culturale e si tradusse in concretezza progettuale. Nel 1972, venne eletto sia alla Camera nel collegio che al Senato per la provincia di Rieti, scegliendo il primo mandato. Ricoprì incarichi di Governo come Sottosegretario all’Industria (sette volte) ed alle Finanze (due volte). Nel 1992, all’età di 83 anni, venne eletto per il suo ultimo mandato da parlamentare, durato fino al 27 gennaio 1994.
Per un lungo periodo, fu membro della Direzione nazionale della Dc, il cui Consiglio, nel 1969, lo nominò Segretario nazionale amministrativo del Partito. Un incarico, quest’ultimo, che Micheli conservò per 12 anni, facendo parte fino al 1982 della direzione centrale del partito.
Il nome e l’impegno politico di Filippo Micheli sono legati ai principali interventi per lo sviluppo socio-economico del territorio umbro-sabino, attraverso una presenza continua al fianco di tutte le classi sociali, soprattutto le più deboli. Tra le tante iniziative, anche quella dei Centri Studi “Vanoni” di Terni e “Mattei” di Perugia, che hanno lasciato una traccia profonda nel settore della promozione culturale ed editoriale.
Foto (archivio) RietiLife ©