Nell’ambito delle iniziative per la XIV Settimana della Cultura d’impresa, si è svolto presso la sezione antica della Biblioteca Comunale Paroniana di Rieti l’evento dal titolo: “Il mondo in fabbrica. Storie ad alta voce” organizzato da Unindustria. Fulcro dell’iniziativa la proiezione di storici filmati dell’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea, illuminanti testimonianze culturali nonché preziosi reperti di tecnica cinematografica che hanno fornito una panoramica d’insieme del mondo operaio nei periodi d’oro delle grandi fabbriche italiane come la Fiat e la Olivetti.
Commentatore delle proiezioni, lo storico Roberto Lorenzetti direttore dell’Archivio di Stato di Rieti, con interventi del presidente dell’area territoriale di Rieti Gianfranco Castelli ed il vice presidente Unindustria con delega per la Coesione associativa e Cultura d’Impresa, Giuseppe Gori. “Fare cultura d’impresa non vuol dire solamente creare business e posti di lavoro – ha detto quest’ultimo – ma gettare anche le basi per rivoluzioni comunicative, basti pensare a parole chiave come ad esempio jeans o Coca-Cola per renderci conto che alcune aziende hanno fatto molto di più di quanto si pensi”.
A conclusione del pomeriggio, è arrivata la puntuale disamina del Vescovo Pompili, che cita Calvino e basa il suo intervento su osservazioni riguardanti l’alienazione derivante dal ripetitivo lavoro di fabbrica che costringe l’uomo ad adattarsi ai ritmi della macchina, e non viceversa. E sulle situazioni spesso esasperate ed esasperanti dei lavoratori, si esprime così: “La risposta non sta in assoli di Unindustria o dei Sindacati o della Politica, ma in una nuova stagione di dialogo sociale, se vogliamo evitare la parola desueta di concertazione. Senza il dialogo sociale non vince nessuno. Si perde tutti. Se non economicamente, moralmente. Se non moralmente ecologicamente”. Foto: Emiliano GRILLOTTI ©