(di Roberto Pentuzzi) Immaginate coach e capitano faccia a faccia che si trasmettono entusiasmo al termine della bellissima vittoria di Agropoli (leggi) e che tra loro si impongono una sola frase “dobbiamo continuare ad essere umili”.
Luciano Nunzi e Picchio Feliciangeli sono due componenti importanti di questo inizio di stagione della Npc Rieti e probabilmente i due ingredienti che stanno regalando di nuovo un bel momento di pallacanestro alla città di Rieti sono umiltà e spirito di gruppo.
Non a caso la squadra del presidente Giuseppe Cattani, è stata costruita senza un top player assoluto, ma con tanti gregari che si ergono a protagonisti, questo è lo spirito.
Se da una parte bisogna rimanere con i piedi per terra per evitare scivoloni non previsti, domenica a Palasojourner arriverà Biella con il nuovo innesto Hall, dall’altra l’entusiasmo e l’interesse per il basket che conta è tornato prepotente nel centro d’Italia.
La stagione è appena cominciata ed davvero presto per fare proclami, come sarebbe stato sbagliato fare drammi in caso contrario, però è sempre meglio trovarsi nella prima situazione e si sa, spesso i successi generano successi.
Classifica alla mano, però, questo inizio di stagione del campionato di serie A2 dice che l’equilibrio regna sovrano ed ancora non sono definite le vere posizioni delle 16 squadre del girone ovest, è giusto quindi il messaggio di coach Nunzi ai suoi giocatori di entrare in campo sempre come se fosse una finale, come se fosse con tutti uno scontro diretto e finora questa è stata la ricetta giusta che ha portato in cascina tre belle vittorie alla squadra reatina.
Certo è che, se è presto per cantar vittoria, potrebbe diventare troppo tardi per contribuire a sostenere la società che in questo momento sta facendo sforzi solo nella prima persona del presidente, invece ricordiamo che la storia della pallacanestro reatina ha sempre prodotto una serie di sponsor ed interessi da parte di piccoli imprenditori, politici, fondazioni, banche ed altro quando si tornava nel basket che conta a livello nazionale. Stona un pochino il deserto che ancora c’è sotto questo aspetto, considerando di contraltare che il pubblico sta tornando quello delle grandi occasioni.
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