La Asl ha avviato la riorganizzazione del sistema di prenotazione delle prestazioni specialistiche: quattro le classi di priorità da assegnare al paziente in relazione alla gravità della malattia. La Direzione Aziendale reatina scende in campo con progetti ad hoc: miglioramento dei tempi di attesa per visite ed esami.
“La gestione delle liste di attesa – scrive la Asl – può trovare più facile soluzione se si individuano strumenti e modi di collaborazione di tutti gli attori del sistema, sia quelli operanti sul versante prescrittivo, sia quelli di tutela del cittadino. Presso la Asl di Rieti è in corso una graduale riorganizzazione nel sistema di prenotazione delle prestazioni specialistiche ambulatoriali. Già attiva con ottimi risultati in altre regioni italiane, la riorganizzazione mira ad assicurare, per le prestazioni ambulatoriali, tempi certi per le diverse classi di priorità sulla base di quanto stabilito dal medico prescrittore, per assicurare le prestazioni in relazione alla gravità della malattia. Tale nuova organizzazione si basa sulla valutazione clinica che deve fare il medico che prescrive la prestazione e che deve riportare sulla ricetta la classe di priorità più appropriata alla patologia che il paziente manifesta (anche sulla base di linee guida regionali). Ma cosa sono le classi di priorità? Sono uno strumento per differenziare il tempo di accesso alle prestazioni, regolandolo in base al rischio per la salute, lo stato di sofferenza ecc.. Nell’impegnativa sono riportate quattro possibili classi di priorità che il medico curante può assegnare alla richiesta, a seconda di quanto precoce deve essere, a suo avviso, l’esecuzione della prestazione. Le classi di priorità sono indicate con alcune lettere maiuscole:
U = Urgente, ovvero da garantire entro poche ore e quindi da riservare ai casi gravi in cui vi può essere un reale rischio per il paziente
B = Breve attesa, ovvero può aspettare fino ad un massimo di 10 giorni
D = Differita, per le prestazioni che possono attendere fino a 30 giorni (se si tratta di visite specialistiche) o fino a 60 giorni (per gli esami e le prestazioni strumentali)
P = Programmabile, ovvero riferita a problemi che richiedono approfondimenti ma che non necessitano di risposta in tempi rapidi; queste prestazioni sono comunque da garantire entro un massimo di 180 giorni (sei mesi).
E’ il prescrittore che decide tra le 4 fasce di priorità presenti nel ricettario la fascia entro cui collocare la richiesta sulla base delle necessità cliniche presentate dal paziente. Pertanto, l’attesa dipenderà dal reale bisogno clinico del paziente e non più dal momento in cui lo stesso si presenta allo sportello. E’ evidente che una così complessa riorganizzazione, basata sull’appropriatezza prescrittiva, che coinvolge sia i medici prescrittori che il sistema di prenotazione, può comportare, soprattutto nella fase iniziale, qualche distorsione che l’ Azienda sta cercando di prevenire e fronteggiare con interventi mirati e continuamente monitorati per evitare al massimo disagi agli utenti prima che tutto vada a regime. La riorganizzazione del sistema di prenotazione, va ad aggiungersi ad una serie di interventi messi in atto dalla Direzione Aziendale, finalizzati al contenimento dei tempi di attesa. Iniziative che stanno facendo finalmente registrare una sensibile riduzione dei tempi di attesa. Dalla rilevazione media del II trimestre 2015, per esempio, emerge che all’Ospedale de’ Lellis (dove è difficile ottenere prestazioni di diagnostica strumentale in tempi rapidi poiché le stesse sono assicurate prioritariamente ai pazienti ricoverati), per una Risonanza magnetica si attendono 65 giorni; per una Tac osteoarticolare 60; Ecografia-anche (24 giorni); Rx t.digerente (35); Ecografia ostetrica (4); Colposcopia (17); Radiografia tradizionale (61); zero giorni per un Elettrocardiogramma. Bene anche i tempi relativi alle Visite specialistiche che in molti casi non superano i 30 giorni di attesa (tempo previsto dalla normativa come ottimale). Nel ricordare che l’impegno della Asl è quello di assicurare le prestazioni nei tempi previsti dalla normativa almeno in una sede dell’Azienda, va sottolineato, anche rispetto all’attenzione che questa Direzione Aziendale sta prestando al territorio, che nelle sedi di Amatrice, Magliano Sabina e nelle sedi poliambulatoriali, in alcuni casi è possibile effettuare gli stessi esami con tempi ancora più rapidi: Presso l’Ospedale Grifoni di Amatrice, per effettuare una Ecografia standard, si attendono 49 giorni; Rx t.digerente (5); Radiografia tradizionale (5); Tac ostearticolare (4); Urografia (5); Ecografia ginecologica e transvaginale (50). Presso la Casa della Salute di Magliano si attendono 2 giorni per effettuare una Radiografia tradizionale; Ecografia della mammella bilaterale (9); TAC torace-addome-reni e osteoarticolare (33). Per una Radiografia tradizionale presso il poliambulatorio di Poggio Mirteto si attendono 3 giorni; Visita gastroenterologia (13); Esame complessivo dell’occhio (27). Esame audiometrico (12). Le iniziative messe in campo dalla Direzione Aziendale rappresentano un’occasione importante sul fronte della gestione delle liste di attesa, che, come oramai tutti sappiamo, sono uno dei problemi più complessi e persistenti dei sistemi sanitari pubblici. I dati forniti, seppur migliorabili, dimostrano come la riorganizzazione in atto su cui la Asl di Rieti sta lavorando, rappresenta un ulteriore passo per rispondere al meglio ad una delle domande più frequenti formulate dai cittadini”. Foto (archivio) RietiLife ©