REAL RIETI, UNDER 21: MISTER FESTUCCIA SUONA LA CARICA

Nelle scorse settimane abbiamo presentato il nuovo staff della squadra under 21 del Real Rieti, che il 24 Settembre si radunerà per iniziare a sudare in vista della prossima stagione. Il rinnovamento dell’under 21 non ha riguardato solo lo staff, ma anche la rosa, visto che mister David Festuccia si ritroverà a lavorare con un gruppo di ragazzi quasi tutto nuovo, molti dei quali provenienti dal calcio a 11. Al suo fianco, uno staff ricchissimo, a partire dal vice Daniele Ferri, passando per il preparatore atletico Luca Verdecchia, il dirigente accompagnatore Antonio Melchiorri,  fino ad arrivare ad Ivano Angelucci e Patrizia Lombardi, lo scorso anno alla guida della squadre femminile. Nuovo staff, nuovi stimoli, nuovi obiettivi, e proprio con il tecnico Festuccia abbiamo fatto il punto della situazione a pochi giorni dal raduno.

Mister, il 24 agosto, con il raduno, partirà ufficialmente la vostra stagione. Quali prospettive si aprono e come sara organizzato il lavoro?

L’obiettivo primario è senza dubbio quello di far crescere un gruppo di giovani, che dovranno far gruppo e crescere sotto ogni aspetto. A partire dal giorno del raduno ci affideremo al lavoro del nostro preparatore altletico Luca Verdecchia, una persona che lavora ormai da tempo al mio fianco e sa esattamente cosa voglio. Suddivideremo il lavoro in quattro moduli, cercando di far crescere i ragazzi sotto il profilo fisico e atletico. Una volta terminata quresta fase, abbiamo in programma sei amichevoli, due delle quali in umbria contro il Todi ed il Giove calcio a 5. Nelle successive affronteremo due formazioni di serie D locali, che saranno l’Ardita Rieti e il Futsal Chiesa Nuova. Il ciclo verrà chiuso a Roma contro l’Olimpus (dove sarà impegnata anche la juniores, ndr),e da un’altra amichevole contro una formazione di C2 che stiamo ancora decidendo.

A breve conosceremo anche gli avversari del prossimo campionato. Quale è l’obiettivo stagionale?

Considerando che tanti ragazzi arrivando dal mondo del calcio, l’obiettivo principale è fargli superare le difficoltà di adattamento e portarli fino in fondo alla stagione. Detto questo, cercheremo di raggiungere gli obiettivi che la società si aspetta da noi.

Lavorerai su molti ragazzi che si avvicinano al futsal dopo diversi anni nel mondo del calcio. In questi casi su quali aspetti si lavora maggiormente?

Sarà importante lavorare sia sull’aspetto mentale, sia su quello tecnico, senza mai trascurare l’aspetto umano : avere degli ottimi giocatori e dei pessimi uomini non mi interessa. Dopo lo stage abbiamo lavorato per un mese intero, nel quale ho avuto modo di gettare le basi del lavoro che andremo a svolgere e di sondare la disponibilità al sacrificio dei nuovi, che si sono dimostrati molto collaborativi.

La nuova under 21 disporrà di uno staff ricchissimo e di alto profilo. Quanto è importante questo aspetto?

Sono dell’idea che un bravo allenatore debba avere uno staff all’altezza. Abbiamo un preparatore atletico che mi conosce, e sa cosa mi aspetto. Ho piena fiducia in lui, cosi come nel mio secondo Daniele Ferri, che è sempre molto attento ai particolari. Antonio Melchiorri ha una predisposizione al campo importante, e ci sarà di grande aiuto, mentre Ivano Angelucci curerà tutta la fase del prepartita e del riscaldamento. Patrizia Lombardi è l’ultima arrivata, e siamo felicissimi di ospitarla nel nostro staff. Credo che questa sia una scommessa, perchè non è usuale vedere nello sport una donna come responsabile di un gruppo di uomini. Anche lei ci sarà di grande aiuto.

Possiamo dire che uno degli obiettivi stagionali è quello di raggiungere la Final Eight di Coppa Italia?

Vorrei riuscire a recuperare e riproporre quanto di buono è stato fatto da chi mi ha preceduto. Partendo da questa importante base lavoreremo, come ho detto prima, per raggiungere quegli obiettivi che la società si aspetta.

Che tipo di allenatore ti definisci?

Prima di tutto mi sento un buon motivatore. Il percorso di allenatore te lo costruisci sul campo, cercando di guardarti intorno, di imparare ogni giorno e di fare il meglio. Quando lavori con dei ragazzi che arrivano dal calcio a 11 è importante predisporli mentalmente al Futsal, visto che anche in questa componente sono due sport molto molto diversi. Il tutto, ovviamente, senza trascurare l’aspetto tencico.

Sei ormai da diversi anni nel mondo del calcio a 5, cosa pensi del movimento?

In tal senso vorrei lanciare una provocazione diciamo. Mi piacerebbe che si creasse una specie di campionato under 21 d’Elite, che metta a confronto i settori giovanili delle principali squadre, un pò come accade nel campionato Primavera nel calcio. Sarebbe molto bello anche che il regolamento obbligasse le prime squadre a far scendere in campo e dare minutaggio ai ragazzi provenienti dal settore giovanile, questo per incentivare il movimento e dare ai ragazzi stessi uno stimolo in più. Foto (archivio) RietiLife ©

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