Gran finale per il Fara Music Festival. Stasera l’esibizione del chitarrista israeliano Rotem Sivan, accompagnato dallo statunitense Colin Stranahan alla batteria e il contrabbassista inglese Josh Ginsburg.
“Rotem Sivan ha una confidenza naturale e un controllo assoluto del proprio strumento. Non si risparmia. Suona molte note, ma con una calma che nessun altro, con una tale formazione e musicalità, tenderebbe ad avere. Queste caratteristiche lo rendono uno dei chitarristi emergenti più interessanti a livello internazionale.” (Ben Ratliff, NY Times).
In assoluto una delle formazioni più attive della scena jazz newyorkese, Rotem Sivan Trio è tra i progetti più presenti nella programmazione dei jazz club della Grande Mela come il Birdland, The Bar next Door, lo Smalls, il Fat Cat, Le Poisson Rouge e molti altri.
“Un programma quello del Fara Music 2015 che per volontà dell’organizzazione ha voluto valorizzare alcune delle realtà più interessanti del Jazz internazionale. Shai Maestro Trio, Gilad Hekselman Trio, Kevin Hays duo. Stasera Rotem Sivan sono sicuro ci stupirà, lo ritengo un chitarrista geniale”, queste le considerazioni del Direttore Artistico Enrico Moccia. Per la cronaca ieri sera si è esibito il quartetto dei Fuel, band premiata dall’Associazione Italiana Musicisti Jazz per la loro originalità.
Domani, domenica 2 agosto terminerà il Fara Music Festival con i No Trio For Cats. Dalle 17.00 sul palco principale i saggi del Fara Music Summer School con gli studenti dei seminari e l’assegnazione delle Borse di Studio per il Collettive School di New York. Ultimi due giorni inoltre per degustare le prelibatezze dell’Azienda Casearia Scarchilli di Frosinone e il Vino Casale del Giglio di Latina.
Foto: Franco Alivernini ©