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(di Gianluca Martini) È stato davvero un fiume in piena il presidente della Npc Rieti Giuseppe Cattani nel corso della conferenza stampa convocata nei suoi uffici a seguito della pubblicazione del bando per la gestione del Palasojourner da parte delle Provincia di Rieti (leggi) che, come tutti sappiamo, non può più assumersi gli oneri della struttura. Uno sfogo a 360° quello del numero uno della società amarantoceleste che, ancora una volta – l’ennesima negli ultimi due anni – si trova a dover affrontare una situazione di emergenza legata all’impianto, conosciuta da mesi ma che si è protratta fino, appunto, a oggi, 3 luglio.
Al momento, a causa dei soliti elefantiaci tempi istituzionali, è bene precisare che la Npc risulta società non in regola e quindi, al momento, non iscritta al prossimo campionato di Serie A2. Entro il 9 luglio, data in cui va regolarizzata la posizione societaria e pagata la prima rata dell’iscrizione al campionato, va definita e risolta una volta per tutte la questione relativa all’impianto. È chiaro ancora a pochi, forse, che il prossimo campionato di A2 rappresenterà (o rappresenterebbe, a questo punto il condizionale è d’obbligo) una vetrina di eccellenza per una città che, grazie alla propria squadra di basket, tornerà sui grandi schermi nazionali ed incrocerà ancora una volta le armi con club quali Caserta o Siena. Lo sanno bene i tifosi, che hanno annunciato azioni di protesta e mobilitazione nei confronti delle amministrazioni locali.
Sono ore cruciali dunque per capire quale sarà il futuro della Npc, un futuro che rappresenterà anche un chiaro segnale mandato dalle istituzioni alla cittadinanza: si va avanti, si guarda al futuro, in alto, tutti insieme oppure si torna nell’oblìo, nell’anonimato, tra le mura di una città che ha disperato bisogno di aprirsi e confrontarsi attraverso anche il basket, motivo da sempre di orgoglio di Rieti e dei suoi cittadini. Il primo ed anche il secondo passo è stato fatto dal presidente Cattani, ora tocca agli altri uscire finalmente dal guscio, esporsi ed aiutare concretamente chi crede nel territorio, nella propria gente e nei propri colori. Cattani ha dimostrato di crederci. E gli altri? Foto: Emiliano GRILLOTTI ©
