REATI AMBIENTALI, RIETI ULTIMA NEL LAZIO

(da Corriere della Sera Roma) Il Lazio è al quinto posto in Italia per reati ambientali. Nel 2014 sono stati 2.255 quelli accertati, alla media di 6,1 al giorno. Una poco lusinghiera conferma nella classifica delle «Ecomafie» redatta da Legambiente. Male anche Roma e provincia al 4° posto della classifica nazionale con 1053 infrazioni. L’ area più critica rimane quella del cosiddetto ciclo del cemento e quella dei rifiuti. Il Lazio è al 4° posto con 545 illeciti per abusivismo edilizio e vede in aumento i reati sul ciclo dei rifiuti dove dal settimo posto del 2014 (con 392 infrazioni) si passa al quarto con 486 illeciti. Anche in questo settore Roma si conferma regina dell’ illegalità laziale, con i reati passati dai 229 del 2013 ai 255 del 2014; seguono Latina con 140, Frosinone con 37, Viterbo con 28 e Rieticon 26. Primo posto della capitale anche per il cemento con 180 infrazioni (al secondo posto Latina con 173). «I dati sulle illegalità nel Lazio continuano ad essere allarmanti – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – Soprattutto la Capitale continua a contribuire in modo impressionante alla media nazionale e, nonostante la chiusura di Malagrotta ed il lieve miglioramento di livello di differenziata nelle provincie, il ciclo dei rifiuti continua ad essere protagonista di quasi 500 reati all’ anno».
Preoccupazione esprime Scacchi anche sul ciclo del cemento: «I dati raccontano un territorio preso d’ assalto dall’ abusivismo edilizio e da diluvi di cemento e consumo di suolo che bisogna assolutamente fermare». Non bastasse, è nera anche la situazione per i reati contro la fauna (561 nel Lazio) e gli incendi dolosi (248, dei quali 150 a Latina). Gravissimo infine il numero di illeciti nel campo delle archeomafie, ovvero tutto l’ insieme di illeciti che riguardano crimini a danno delle opere d’ arte e della storia del territorio. Qui il Lazio è al primo posto nazionale con 148 reati, il 17,4% del totale. Foto (archivio) RietiLife ©