Colpi su colpi , ai danni di tabaccherie e locali commerciali con slot machine e cambiasoldi, in particolare a Torricella, Borgorose e Petrella. Alla fine, però, i Carabinieri ha messo a segno gli arrestati. Si tratta di tre romeni, componenti della banda delle slot, che nei mesi scorsi ha terrorizzato i commercianti. Gli arresti sono avvenuti a L’Aquila, altra città colpita dalla banda. Non è chiaro se siano anche gli autori dei colpi registrati anche in città, nei bar ed in altri locali. Di seguito il pezzo di Abruzzoweb.
(da Abruzzoweb) L’AQUILA – Per quasi un anno hanno imperversato in città e nella vicina provincia di Rieti, mettendo a segno una serie di colpi ai danni di tabaccai, distributori di benzina e abitazioni, destando notevole preoccupazione, allarme e timore nella cittadinanza.
Questa mattina, a finire in carcere, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del pm Antonietta Picardi, sono stati 3 cittadini romeni: M.L.V. e C.M.C., rispettivamente di 28 e 27 anni, entrambi residenti a Velletri (Roma), e A.D.N., 26enne domiciliato a Roma.
La banda, composta anche da altri due connazionali, anche loro destinatari di custodia cautelare, nel frattempo rientrati in patria, per i quali saranno attivati i canali dedicati per pervenirne alla cattura.
Sempre uguale la tecnica: disattivazione del sistema d’allarme e foro praticato sulla parete della rivendita di tabacchi presa di mira oppure taglio della colonnina self-service contenente le banconote con un frullino elettrico.
In numerosi casi, per far funzionare gli utensili elettrici necessari per praticare le effrazioni, non esitavano ad allacciarsi abusivamente all’illuminazione pubblica.
Come illustrato questa mattina in conferenza stampa dal tenentre colonnello Giovanni De Bellis, comandante interinale del comando provinciale, e dal capitano Roberto Ragucci, del Reparto operativo e del Nucleo investigativo, le indagini, condotte dal Norm della Compagnia Carabinieri dell’Aquila in costante raccordo con la dottoressa Picardi, avviate subito dopo il furto commesso ai danni del bar ”Il Circuito” a Pianola, frazione dell’Aquila nel mese di aprile di quest’anno, in cui era stata sottratta dalle slot machine la somma complessiva di circa 10.500 euro, hanno consentito di far luce su una ventina di colpi messi a segno nel capoluogo e nella vicina provincia di Rieti, in particolare a Petrella Salto, Borgorose e Torricella in Sabina negli ultimi 18 mesi.
La banda, benché ricercasse nelle scorrerie principalmente denaro contante contenuto nei distributori automatici e slot machine, ha comunque asportato anche fusti di olio motore, carburanti e oggetti di arredamento.
L’attività investigativa ha consentito, inoltre, di far completa luce anche sul furto commesso in un’abitazione di Sant’Elia, all’Aquila, nello scorso marzo, in cui due componenti della banda, sorpresi con la refurtiva sottratta pochi istanti prima, vennero arrestati in flagranza dalla Polizia di Stato e un terzo riuscì a fuggire spintonando uno degli Agenti intervenuti.
Per questo episodio M.L.V dovrà rispondere anche di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Inoltre nel corso delle attività di perquisizione (effettuate anche presso un campo nomadi di Roma) sono stati rinvenuti quadri ed argenteria di illecita provenienza nella disponibilità di A.D.N.. Gli oggetti sono stati sottoposti a sequestro e attualmente ci sono accertamenti in corso per accettarne la provenienza. I tre, rintracciati presso i rispettivi domicili, alla vista dei militari hanno tentato inutilmente di darsi alla fuga.
Dopo le formalità di rito sono stati portati nei carceri di Velletri e Roma-Rebibbia. Foto (archivio) RietiLife ©