Pubblichiamo l’intervista di Marco Galiero – Twitter: @GalieroM a Loris Beoni, primo allenatore del nuovo tecnico del Napoli, Maurizio Sarri vincitore del premio “Manlio Scopigno 2014” come miglior allenatore del campionato di Serie B 2013/2014. (LEGGI)
Anche Maurizio Sarri, come la maggior parte degli allenatori, ha iniziato la sua carriera calcistica da giocatore. La nostra redazione ha contattato in esclusiva l’ex allenatore di Sarri ai tempi della Castelnuovese, Loris Beoni, attuale tecnico del Rieti:
Sarri è il nuovo allenatore del Napoli – “Quando l’ho saputo gli ho subito mandato un sms per congratularmi con lui. Credo che sia uno dei tecnici più preparati che ci sono nel panorama calcistico italiano. Arriva tardi, ma con pieno merito in una piazza importante come quella di Napoli. A chi arriva dalla categoria dei dilettanti, il calcio italiano impone una gavetta durissima. Lui è uno dei pochi che è riuscito ad arrivare in cima alla scalata. Un grande organizzatore, molto bravo nel preparare le partite. Sempre attento nell’analisi dell’avversario. Ha sempre dimostrato che il suo lavoro, alla lunga, paga. Ma bisogna dargli tempo”.
Dove e quando ha conosciuto Sarri? “Ero il suo allenatore, lo avevo in squadra alla Castelnuovese, una squadra dilettantistica della provincia di Arezzo. Ci siamo frequentati per tantissimi anni, da colleghi. Una persona di spessore, di grande intelligenza, e per quanto riguarda il calcio, devo dire, un uomo di cultura. Nel corso degli anni, è andato incontro a qualche situazione non facile, ma ha mantenuto sempre la propria personalità. E’ un allenatore di polso, ama farsi rispettare sia dai giocatori che dalla società”.
Come sarà il suo rapporto con De Laurentiis? “Credo che due persone intelligenti riescano sempre a gestire i rapporti. Riusciranno a trovare la giusta intesa per vivere insieme questa esperienza nel miglior modo possibile”.
Come si comporterà con la squadra? “E’ un allenatore di altissimo livello: saprà gestire benissimo uno spogliatoio come quello del Napoli. L’esperienza maturata negli anni gli indicherà la strada. La sua forza sarà il campo. Di Sarri si può dire qualsiasi cosa, ma lui riesce a dimostrare tutto il suo valore sul campo, è lì che fa la differenza”.
Che tipo è Maurizio Sarri? “Negli ultimi anni non ci siamo sentiti molto, ma le posso raccontare di un uomo cordiale, che ha un aspetto un po’ burbero ma è sempre pronto allo scherzo e alla risata. Accetta tranquillamente la battuta, quando si è in comitiva. Ci si può scherzare tranquillamente, anche se dall’aspetto non si direbbe. Ha mantenuto il suo profilo nel corso degli anni, quello di uno che si è fatto da solo, di uno che è rimasto semplice dentro e che ha ancora tanta voglia di vincere”.
Lo preferisce allenatore o giocatore? “Il Sarri allenatore è il migliore di tutti. Il Sarri compagno era una persona squisita, con cui si trascorrevano anche delle ore insieme piacevolmente. Da giocatore, posso dire che era un buon difensore dilettante, forse il migliore che avevo in squadra. Tuttavia, era comunque un difensore e, anche se non è il suo caso, ai miei tempi si diceva che i difensori erano un po’ ‘scarponi’. I primi assaggi di marcatura a zona li ha fatti proprio quando lo allenavo io. Sono stato tra i primi ad introdurre la marcatura a zona, mettendo da parte quella a uomo, che allora era l’unica che si conosceva”.
Ci racconti di quelle volte in cui vi siete affrontati da allenatori – “Ci siamo affrontati da colleghi nei campionati dilettantistici, in campo c’era molto equilibrio. Entrambi eravamo molto fissati sulla marcatura a zona. Non c’era molto spettacolo in campo, perchè la difesa era un elemento importantissimo per entrambi. Molte partite sono finite in parità proprio perchè le nostre squadre erano sempre molto chiuse”. fonte: www.calcionapoli24.it – Foto: VANNICELLI – GRILLOTTI ©