Dopo l’incontro a Pomezia di ieri tra il patron della Lupa Castelli Romani, Pietro Rosato e il presidente Franco Fedeli, accompagnato da suo figlio Andrea, cresce in città la curiosità e la voglia di tornare a vedere il calcio professionistico allo Scopigno. Già, lo Scopigno, oggetto di tante attenzioni (anche in passato) per via della sua struttura, apparentemente non a norma con i nuovi decreti sulla sicurezza degli stadi. La recinzione sembra essere al primo posto della lista di cose da riqualificare oltre ad una zona di prefiltraggio in prossimità dei varchi di accesso all’area stadio; per quest’ultima si potrebbe prospettare anche la soluzione amovibile come succede in molti stadi italiani, anche importanti. Per quanto riguarda la recinzione, l’amministrazione comunale ha provveduto alla redazione del progetto per la sostituzione della stessa. In ogni caso domattina gli ispettori della Lega Pro effettueranno allo Scopigno un sopralluogo insieme alle autorità di pubblica sicurezza locali, riunitisi in commissione per l’ordine pubblico proprio oggi, per poi prendere definitivamente una decisione anche alla luce del progetto di riqualificazione effettuato dal Comune. Sembra un paradosso che lo stadio Scopigno, uno dei più apprezzati del centro Italia, costituisca un così grande problema dopo essere stato scenario di partite internazionali e della nostra Nazionale Under 21 più volte protagonista. La speranza di tutti in città è che non si perdano occasioni importanti per “colpa” dello Scopigno che, a vedere gli altri stadi italiani (ribadiamo, anche importanti) di colpe non ne ha. (e.g.). Foto (archivio) RietiLife ©