L’appuntamento di maggio di Montagne nel cuore – percorsi di cultura in montagna curati dal CAI di Rieti – dedicato all’insuperabile mito dell’alpinismo e dell’esplorazione Walter Bonatti, si tiene sabato 16 alle ore 21 presso l’Auditorium Varrone (ingresso libero). Come di consueto l’evento è supportato da tutte le istituzioni locali, il Comune di Rieti e il Consiglio della Regione Lazio. Con la collaborazione dell’Associazione Inachis, la serata sarà l’occasione per una raccolta di fondi in aiuto alle popolazioni nepalesi che vivono ai piedi dell’Himalaya, nei villaggi meno facilmente raggiungibili. Grazie ai contatti presi dall’alpinista Fausto De Stefani con Emergency e con Cecilia Strada si sta creando una collaborazione per trasformare uno dei sei edifici della scuola da lui fondata con metodi antisismici in un centro di assistenza sanitaria.
Anche Rieti potrà dare una mano concreta all’emergenza terremoto in Nepal. L’apporto di tutti, anche solo di qualche euro, permetterà d’urgenza di acquistare dall’India riso, cibo e tende per fronteggiare questa tragica situazione. Bonatti ha compiuto le imprese alpinistiche più estreme della sua epoca, tra cui nel ’54 la drammatica partecipazione alla conquista italiana del K2 che gli comportò tante amarezze tanto da convincerlo a chiudere con il mondo della montagna e a dedicarsi all’esplorazione. Ha avuto inoltre il primato di far conoscere montagne, spazi di natura selvaggia e il gusto dell’avventura in solitudine scrivendo poi articoli e libri, pubblicando fotografie dei suoi viaggi scattate in totale isolamento, tutte opere che gli tributarono grande successo e popolarità.
Al di là della sua leggenda, oltre il suo personaggio pubblico di eccezionale alpinista, poco si conosceva del suo lato privato. Una donna lo ha saputo raccontare con estrema finezza e dolce semplicità: Rossana Podestà, che è stata la sua compagna per oltre trent’anni di vita. Nel 1981 Rossana, al culmine della sua carriera d’attrice, preferì lui e l’amore, la vita in montagna e i viaggi d’esplorazione, alle luci del red carpet e del cinema. La regista Paola Nessi ne ha fatto un film delicato, talvolta ironico, con un punto di vista intimo e di grande freschezza, dal titolo “W di Walter”, presentato lo scorso anno a Trento Film Festival e molto applaudito.
Erano passati solo sei mesi dalla scomparsa improvvisa di Rossana Podestà e questo film è diventato la più bella testimonianza della loro indissolubile storia d’amore. La serata si chiuderà con il ricordo di Bonatti da parte dei soci del CAI – GAR di Rieti che lo ospitarono a Rieti per una serata alpinistica d’autore. Aneddoti curiosi, impressioni ed emozioni nella voce di chi lo avvicinò in quella occasione contribuiranno a rendere palpitante un mito dell’alpinismo, ma anche la figura di un grande uomo amante della solitudine e curioso della vita. Walter Bonatti diceva: “Le montagne – come lo sport, il lavoro e l’arte – dovrebbero servire solo come mezzo per far crescere l’uomo che è in noi”. Alla serata è stata invitata la famiglia Podestà e il curatore dell’Archivio Bonatti. Foto: CAI ©