I gruppi consiliari di minoranza (FdI-An, Lista Civica Rieti che Sviluppa, Forza Italia, Ncd, UDC, Grande Sud, Lista Civica Città Nuove) intervengono sul consiglio comunale saltato (leggi) e chiedono le dimissioni di Petrangeli.
“Solo alle 9,50 è stato fatto l’appello del consiglio comunale convocato per stamattina alle ore 9,30. Dopo i primi tentativi di prendere tempo nella speranza di mettere insieme i ‘cocci’ necessari per avere il numero legale, le defezioni dell’intero PD, della Rete dei Cittadini e del Centro Democratico erano evidenti così come lo era lo stato di tensione e di nervosismo del gruppo consiliare del sindaco. L’opposizione, presente all’appello, non può non stigmatizzare la spaccatura all’interno di una maggioranza che, fin dal suo insediamento, è stata più occupata a ricercare equilibri interni che non a risolvere i problemi della città. Troppe le divisioni anche dovute alla mancanza di una soluzione al problema Miccadei che continua a costringere l’Amministrazione a proporre soluzioni che sono peggiori del buco creato dall’arroganza, dalla presunzione e dall’incapacità amministrativa che ha caratterizzato l’intera vicenda. La teoria Giuli riportata stamattina da ‘Il Messaggero’ locale, di far dimettere il Presidente della Commissione Bilancio solo nel momento in cui la moglie metterà piede in Comune sancisce per l’ennesima volta il ‘patto scellerato’ tra un consigliere di maggioranza e la Giunta Petrangeli. Quello che si configura come un vero e proprio ‘voto di scambio’, su cui ci auguriamo che la magistratura indaghi, unitamente alla richiesta del PD finora inevasa di imprimere una svolta all’azione amministrativa nominando due assessori nei settori chiave dell’Urbanistica e della Cultura, hanno creato un corto circuito da cui per il sindaco sarà difficile uscirne. Oggi si è toccato con mano quello che la minoranza ha sempre denunciato e riteniamo che la soluzione più dignitosa per il sindaco sia quella di rassegnare le dimissioni nell’interesse della città, liberandola da un’occupazione abusiva. Foto (archivio) RietiLife ©