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Sabato sera al teatro dei Marsi ad Avezzano è andata in scena la “prima” della tragicommedia dal titolo “Sànte Mìddje…je tarramùte” con la regia del reatino Guido Marcellini (presidente e fondatore del Gad Sipario Aperto) affiancato dal marsicano Antonio Silvagni. Il lavoro rientra nel calendario delle celebrazioni per il centenario del terremoto della Marsica e farà il tour di tutti i più importanti teatri d’Abruzzo. All’evento era presente anche il sindaco di Rieti Simone Petrangeli che, insieme al regista, ha rappresentato la nostra città in questo triste anniversario. La manifestazione era stata presentata il 18 dicembre, a Roma, a Palazzo Madama, alla presenza di Gianni Letta, presidente del Comitato d’Onore, del senatore Giovanni Legnini, vice presidente del CSM, del prefetto Franco Gabrielli, capo dipartimento della Protezione Civile. L’INIZIATIVA Nel primo centenario dal disastroso terremoto che distrusse Avezzano e provocò morte ed ingenti danni in tanti altri paesi anche al di fuori dell’Abruzzo, è stata promossa dal Comune di Avezzano e dall’Istituzione Celebrazioni Centenario terremoto della Marsica un’iniziativa con l’obiettivo di ricordare le 30.000 vittime, un numero impressionante di feriti e le devastazioni che segnarono in modo profondo e irreversibile la storia, gli usi,le abitudini, il dialetto di quella terra. Con la rappresentazione della tragicommedia”Sànte Mìddje…je tarramùte” si intende rammentare ciò che è stata la Marsica ed in modo particolare Avezzano (città martire con 10.500 morti su 13.000 abitanti), rendere un doveroso omaggio a quanti, provenienti da ogni parte d’Italia, accorsero per portare gli indispensabili aiuti per ricostruire, ringraziare i sopravvissuti che, tra indicibili difficoltà, si rimboccarono le maniche per la resurrezione delle contrade, lanciare un monito per chi, colpito da sciagura, deve lottare per riedificare quanto distrutto. A Guido Marcellini ormai da 5 anni lo scrittore marsicano Giovanbattista Pitoni affida le regie teatrali dei suoi lavori. Foto: RietiLife ©
