Una volta di più assistiamo a scelte populiste calate dall’alto, immencuranti delle aspettative dei cittadini e dell’identità dei territori. Ancora una volta, in maniera demagogica e per dare fumo negli occhi, si tagliano le piccole spese dei piccoli Comuni e delle piccole Province e non i grandi costi e i grandi sprechi. La manovra del Governo porterebbe all’eliminazione del 50% dei nostri comuni, gran parte dei quali ubicati nelle zone montane e, se venisse abolita anche la provincia di Rieti, quale ente diventerebbe il punto di riferimento nella nostra realtà territoriale, orograficamente disagiata e disomogenea? Ritengo molto più inutili le grandi province delle città metropolitane o, più vicino a noi, la Provincia di Roma, vista la creazione di Roma Capitale. Dobbiamo in maniera unitaria e determinata scendere in campo per difendere la nostra Provincia che resta l’unica realtà contro la disgregazione delle nostre comunità. Sarà indispensabile presentare degli emendamenti in Parlamento che riducano i parametri minimi delle superficie provinciali (2500/2700 Kmq) in presenza di un territorio in gran parte montuoso, mal collegato e già pesantemente penalizzato con il taglio di quasi 30 piccoli comuni. Se così non fosse, sarebbe la fine del territorio reatino! Foto: Itzel COSENTINO/Agenzia PRIMO PIANO © 17 Agosto 2011