Ci sono strutture che hanno fatto la storia e hanno visto passare il loro tempo tra genti e culture, fino a scomparire di colpo e perdersi nella memoria dell’uomo. Questa storia ridona un “volto” ad un imponente ponte, sommerso dalle acque nel 1940, dopo la costruzione della diga del lago del Salto. Il reatino Mauro Pitorri , appassionato di pesca sportiva, molto conosciuto nel settore a livello internazionale, grazie ad una nuova e moderna tecnologia di alcuni sonar utilizzati per la pesca comunemente chiamati ecoscandagli, dopo aver ascoltato oltre 25 anni di storie e racconti offuscati dal tempo e tramandati da alcuni vecchi che vivono sulle sponde del lago del Salto, ha riscoperto un ponte dalla imponente struttura, celato dagli abissi delle acque del lago. Mauro, ci racconta di avere provato una grande emozione nel vedere lo schermo del suo ecoscandaglio che, pian piano, ricostruiva nei minimi dettagli questo ponte dalle quattro arcate e che giace intatto a 50 metri di profondità, ancora imponente nella forma e nei dettagli di ogni singola pietra usata per costruirlo. Questa sensazionale scoperta ha portato il lago del Salto alla ribalta mondiale. Mauro, tramite questa scansione, ha vinto un importante concorso mondiale indetto dalla “Raymarine”, azienda produttrice, su scala internazionale, di questi ecoscandagli. A questo indirizzo internet si possono trovare tutte le foto e la spiegazione della vincita del concorso. Foto: PITORRI ©