Innocenzo De Sanctis lascia la guida della Fondazione Varrone. L’ufficialità in una conferenza stampa tenutasi questa mattina presso Palazzo Potenziani durante la quale De Sanctis ha illustrato i principali dati economici del suo mandato e ha dato delucidazioni sul rapporto di conflittualità con il MEF riguardo le modifiche statutarie che hanno poi portato alla nomina di un nuovo Presidente. Il successore di Innocenzo De Sanctis sarà il notaio Antonio Valentini.
“Ringrazio la stampa locale che in questi anni ha dato voce alle numerose iniziative che la Fondazione ha messo in campo a beneficio della collettività – ha esordito il Presidente Innocenzo de Sanctis nella sua ultima conferenza stampa da Presidente della Fondazione Varrone – Vorrei illustrare brevemente i dati economici che fotografano un percorso assolutamente positivo della Fondazione Varrone che negli ultimi 10 anni ha avuto incrementi eccezionali anche alla luce del fatto che derivano solo da una gestione attenta e oculata e non da profitti che non sono possibili per le Fondazione: totale dell’attivo patrimoniale 116.290.000 euro con un incremento del 26% rispetto al 2003; avanzo di esercizio ha avuto incremento di circa 23% passando da 2.950.000 euro del 2012 ai 3.635.000 euro del 2013 e ai presunti circa 9.000.000 di euro del 2014 con un incremento di quasi il 150%; valore dei titoli immobilizzati presenti in portafoglio BTP presenta ad oggi una plusvalenza di oltre 13.200.000 euro rispetto al prezzo di acquisto; le entrate sono passate dai 4.290.000 del 2012 ai 5.060.000 del 2013 ed ai presunti 10.970.000 del 2014 con un incremento di oltre il 115%; rapporto tra deliberato ed erogato nel 2003 era del 10%, è passato al 92% nei settori rilevanti e al 68% nei settori non rilevanti; importi per progetti propri 416.000 euro del 2005 ai 1.292.000 euro; imposte versate nel 2003 150.000 euro, 2013 1.011.000 euro”. Dopo aver commentato i dati economici, il Presidente de Sanctis ha ricordato che dal 2003 sono stati erogati circa 25 milioni di euro per il territorio reatino, sottolineando il sostegno indispensabile all’Università con erogazioni annuali di 700 mila euro, le dotazioni di aule informatiche a numerosi istituti della provincia, la palestra di inglese, la scuola di cinese, le borse di studio intercultura, i numerosi restauri in tutta la provincia di affreschi e strumenti nonché il recupero di Palazzi nobiliari come Potenziani, Dosi, la Chiesa di S.Scolastica, la Basilica di S.Agostino finalizzati alla fruizione di turisti e reatini. Il Presidente si è poi soffermato sulla riqualificazione di un pezzo di quartiere (4000mq) nel centro storico con la costruzione del Polo S.Giorgio. Le Officine dal 2012 al 2013 hanno generato un importante indotto economico e culturale, generando occupazione e crescita della collettività. Le cifre: oltre 275 eventi, 850 artisti, 40 scuole e associazioni coinvolte: 40 imprese e ditte, 3000 partecipanti a vario titolo, decine di migliaia di fruitori. Risulta fondamentale anche il supporto che la Fondazione ha dato alla sanità reatina con numerose donazioni, da interi Reparti (Emodinamica, Cardiologia) a consolidamenti di Reparti con macchinari all’avanguardia tecnologica. Sempre presente in questi anni il sostegno alle più significative manifestazioni di respiro nazionale ed internazionale. Sulla sua successione che avverrà nella giornata odierna nel corso del Consiglio di Indirizzo, il Presidente de Sanctis commenta: “I ricambi sono necessari, ma voglio sottolineare con rammarico che il mio mandato si sarebbe potuto concludere, come deciso dal Consiglio di Indirizzo, nell’aprile 2016, se non ci fosse stato un accanimento del Ministero dell’Economia e Finanze che ha esercitato un’azione di prepotenza nei confronti della Fondazione Varrone. Io lascio il mio incarico – continua de Sanctis – solo per evitare situazioni di disagio alla Fondazione Varrone e alla mia persona, ma come confermano illustri giuristi, il MEF ricevuta la richiesta delle modifiche statutarie riguardanti l’allungamento del mandato da 4 a 6 anni, non si è degnato di rispondere per 143gg, per una risposta che invece sarebbe dovuta arrivare entro 60 gg, facendo scattare in tal modo il “silenzio-assenso”. Dopo un illegittimo protrarsi dei tempi, il MEF ha imposto repentinamente il cambio di Presidenza intimando anche il Commissariamento, accettando la modifica del mandato solo per il futuro Presidente. Per il grande rispetto che ho verso la Fondazione Varrone che ho servito con totale impegno per 12 anni e verso me stesso, ho ritenuto opportuno lasciare la Presidenza, evitando ogni possibile rischio, nonostante i numerosi elementi a favore dell’operato e delle richieste della Fondazione”. Il Presidente della Fondazione, dopo aver risposto diffusamente alle domande dei giornalisti presenti, ha chiuso la conferenza stampa ringraziando sentitamente tutti gli organi della Fondazione, i consiglieri che si sono succeduti, i dipendenti, il Segretario Generale, i collaboratori senza i quali non sarebbe stato possibile raggiungere gli ottimi risultati che pongono la Fondazione Varrone tra le più virtuose d’Italia. Il Presidente de Sanctis aggiunge, sollecitato dalla stampa sul suo prossimo futuro, che avrà molto fa fare come Vice Presidente vicario (numero 2) della CSAI, il massimo organo dello sport automobilistico italiano. “Fermo non riesco a stare, qualcosa mi inventerò, potreste ancora sentir parlare di me”. Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©