Decapitata, grazie alla collaborazione della Polizia di Stato dell’Aquila e quella Greca, un’organizzazione specializzata in furti in appartamenti. La banda, che agli inizi del 2012 imperversava nelle Province dell’Aquila, Rieti, Perugia e Roma, era solita entrare in abitazioni dove erano parcheggiati veicoli di elevato valore commerciale (Bmw, Audi e Mercedes) ed era stata oggetto d’indagine da parte della Squadra Mobile e della Squadra di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di L’Aquila. Sabato, su mandato di arresto europeo, è stata messa fine alla latitanza di D.A., cittadino albanese di anni 34, a capo dell’organizzazione criminale. La tecnica utilizzata per asportare i veicoli era quella di penetrare nelle abitazioni dei proprietari forzando i portoncini di ingresso o le finestre, prelevare nel più breve tempo possibile quei valori che si trovano a portata di mano come gioielli, denaro, orologi, telefoni cellulari e pc portatili ma soprattutto le chiavi dell’autovettura, a bordo della quale i ladri si allontanano percorrendo la rete autostradale abruzzese diretti verso i centri di ricettazione di Roma o Napoli. L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, e in particolare da sostituto Procuratore Stefano Gallo, aveva portato nel maggio del 2012 alla cattura dei cinque componenti della banda, autori di numerosi furti all’Aquila e nei paesi limitrofi, tutti albanesi dimoranti in Italia. Solo D.A., il capo del gruppo, era riuscito a sfuggire alla cattura rifugiandosi all’estero. Foto: RietiLife ©