Una nota per dire qualcosa di sconvolgente: “Lavoro nero al Ministero della Giustizia”. È quella diramata, a nome dei tirocinanti del Tribunale e Procura di Rieti, da Rosita Vagnini dell’Unione Precari Giustizia della UPG-FPCGIL. Spiega Vagnini che la nota serve “per mettere a conoscenza della nostra esistenza e della situazione in cui versano alcune famiglie di Rieti e provincia, due volte defraudate dei propri diritti: la prima volta quando abbiamo perso il lavoro anni fa ; e la seconda volta quando, dopo averci fruttato nei vari Tribunali e Procure di tutta Italia (con un rimborso spese di 240 euro al mese per 6 ore al giorno e 5 giorni a settimana, successivamente per 230 ore a 10 euro l’ora cioè 2100 euro lorde l’anno) ora ci vorrebbero buttare via come carta igienica. E per fortuna che la Costituzione recita: Art. 1 L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Art. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Art. 35 La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Art. 36 Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. “Siamo circa 2924 tirocinanti in tutta Italia – fa sapere la nota firmata dai tirocinanti – 13 al Tribunale e Procura di Rieti. Volevamo portarvi a conoscenza della nostra situazione lavorativa. Dal giugno 2010 a seguito di un bando delle Province del Lazio rivolto ai cassaintegrati ed ai lavoratori in mobilità delle aziende private, sono stati selezionati dei tirocinanti da formare come Operatori Giudiziari. Il tirocinio iniziato con la Provincia che si era fatta carico delle procedure di selezionamento come richiesto dal Ministero della Giustizia, prosegue con la Regione Lazio che si fa carico dei tirocinanti pubblicando un nuovo bando e quindi aumentando le file di quest’ ultimi per poi approdare sotto il Ministero della Giustizia con dei progetti formativi di “completamento” in attuazione dell’art.1,comma 25 della Legge 24 dicembre 2012 , n.228 e successivamente con il tirocinio di “perfezionamento” ex l.147/2013 finanziato per 460 ore di cui 230 già svolte le altre ancora da svolgere entro il 31 dicembre (se si trovassero i soldi bloccati o dal Ministero delle Finanze o della Giustizia o bloccati alla firma dal MEF. Il nostro lavoro è tutt’altro che superfluo, visto che da anni c’è il blocco delle assunzioni, decimato anche dai pensionamenti e dai tagli continui. Proveniamo dal Privato ed ognuno di noi porta con se un bagaglio di conoscenze non indifferenti sia lavorative che personali che possono arricchire la Giustizia e permetterle di fare quegli aggiornamenti di cui ha bisogno e che abbiamo in parte contribuito a fare. Il 29 ottobre siamo scesi in piazza di fronte la Camera dei Deputati per dire basta al lavoro nero svolto all’interno dei tribunali mascherato da tirocinio, chiediamo un contratto a tempo determinato per 6 o 3 mesi per i quali basterebbero 45 o 22,5 milioni di euro da inserire con un emendamento nella Legge di Stabilità e la possibilità di terminare il tirocinio di perfezionamento di 460 ore della Legge 147/2013 per restituire dignità alle nostre famiglie che in molti casi si trovano in sofferenza, molti di noi non hanno più il sostegno degli ammortizzatori sociali. Abbiamo chiesto un tavolo di concertazione che ci è stato negato. Vogliamo restituire anche dignità alla Giustizia che vede ogni anno aumentare la carenza di organico con rischio di Procedure di Infrazione da parte della U.E. e danni ai cittadini con l’allungamento delle cause. Noi dal “canto nostro” continuiamo con il massimo impegno, nel pieno rispetto dei dipendenti e dei colleghi tutti, cercando di raggiungere l’obiettivo attraverso le procedure previste dalla legge ed ambendo al gradino più basso della piramide del Ministero. Si rende indispensabile un impegno della Pubblica Amministrazione e delle Istituzioni tutte, per proporre, nel minor tempo possibile, la migliore soluzione affinché il know-how acquisito dai lavoratori e l’impegno di risorse pubbliche nel progetto e nella formazione non vadano gettati, ma siano al servizio per una crescita a sostegno di una migliore Giustizia. Un ringraziamento particolare a tutti i dipendenti che ci hanno formati e che ogni giorno cercano di svolgere al meglio il loro gravoso impegno, cercando in noi una positiva collaborazione”.
Altre info sulla situazione dei tirocinanti della giustizia.
http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/10/29/foto/precari_giustizia-99263778/1/#1
http://www.youtube.com/watch?v=3TCeZNvl4U8
http://www.youtube.com/watch?v=5gL2mX639aM
http://www.youtube.com/watch?v=Du9pWmmgKP8
Riferimenti vari
http://www.precarigiustizia.it/2014/09/05/iniziativa-sto-i-precari-giustizia-l-1472013/
http://unionetirocinantigiustizia.blogspot.it/p/comunicati-e-documenti-fpcgil.html
Giustizia tirocini :Ministero assume impegno per 2014:
Petizione:
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