Si è concluso in crescendo il Reate Festival alla sesta edizione, con una grande serata dedicata a I Capuleti e Montecchi di Bellini nell’esecuzione di Europa Galante diretta da Fabio Biondi con un eccezionale cast vocale che dalla ‘star’ internazionale Vivica Genaux alla straordinaria vocalità di Valentina Farcas, soprano emergente nei circuiti internazionali, fino ai ruoli maschili con gli eccellenti Fabrizio Beggi, Davide Giusti, Ugo Guagliardo, hanno entusiasmato il pubblico del Teatro Flavio Vespasiano. Grande emozione per un’opera a forti tinte che l’esecuzione con strumenti d’epoca di uno dei più prestigiosi ensemble strumentali del periodo barocco e classico ha reso ancora più ricca di colori e contrasti, culminando in un finale, drammatico e lirico al tempo stesso, in cui era difficile non essere toccati dalla commozione. Il pubblico, accorso anche da lontano per una nuova produzione di straordinario livello dalla quale verrà tratta una pubblicazione discografica per l’etichetta Glossa, ha riempito il teatro e tributato il giusto successo agli interpreti. Era presente il Presidente della Fondazione Flavio Vespasiano, Gianni Letta, che si è intrattenuto a lungo con i musicisti esprimendo il massimo apprezzamento. Il bilancio finale dei dieci concerti, svoltisi quest’anno oltre che presso il Teatro Flavio Vespasiano, anche all’Auditorium Varrone e nella basilica di San Domenico, ha evidenziato una accresciuta partecipazione del pubblico in tutti i concerti programmati, con serate di tutto esaurito e l’attenzione della stampa nazionale. Un risultato che il Reate Festival ha ottenuto grazie ad una programmazione di altissima qualità e diversificata – dal repertorio cameristico alla musica sacra, dal barocco al jazz all’opera sempre con focus sul Belcanto – e grazie anche al capillare lavoro di diffusione e promozione, con una particolare attenzione verso i giovani. Al prezzo simbolico riservato agli studenti si è affiancato un progetto ‘ad hoc’ per le scuole realizzato quest’anno in maniera più ampia rispetto agli anni precedenti, con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. Le tematiche messe in campo dai “Capuleti e Montecchi”, particolarmente adatte al pubblico dei giovani – l’amore in opposizione alle lotte di potere – hanno dato lo spunto per un approfondimento in preparazione all’ascolto dell’opera che ha coinvolto le scuole superiori di Rieti, da tutti i licei all’istituto alberghiero, agli istituti tecnici. Quattrocentocinquanta studenti hanno assistito ad un’esecuzione dell’opera a loro dedicata, avendo l’opportunità di parlare con gli interpreti e di avvicinare quindi di persona i grandi protagonisti della scena musicale internazionale. “La direzione del Festival – scrivono – ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione, dagli sponsor ai collaboratori tecnici; ringrazia inoltre i fotografi che hanno seguito tutte le fasi del festival offrendone ampia documentazione, dal backstage agli appuntamenti ufficiali; ringrazia i media e la stampa locale e nazionale che hanno dedicato attenzione al festival. Ringrazia infine gli insegnanti e gli studenti che hanno partecipato al progetto ‘I Capuleti e i Montecchi’ volto alla formazione del pubblico di domani. Foto: RENZI ©