RITEL

Pubblichiamo il comunicato stampa della UIL.

“Ancora una volta ci troviamo nella condizione di incertezza anche di fronte a situazioni che erano definite e pianificate. Queste sono le conclusioni che il direttivo UILM Ritel ha tratto oggi nella sua riunione, analizzando la situazione lavorativa e la prospettiva dell’Azienda Ritel. La Ritel vive ancora una grande incertezza nel pianificare l’acquisto della componentistica necessaria alle lavorazioni che permetterebbero la soddisfazione delle commesse di Alcatel che all’origine (aprile 2010) erano per 40Ml di euro oggi ancora aperte per circa 25 ml. Dalle comunicazioni ufficiali non si colgono segnali di sicurezza nonostante i sacrifici fatti dai lavoratori che hanno subito ferie forzate, cassa integrazione e mobilità…” saremo in grado di fatturare entro fine anno circa 25 ml. € alla sola condizione che l’approvvigionamento della componentistica si realizzi nei tempi stimati”. Eravamo fermi al 5 agosto u.s. giorno in cui presso il MISE si era presentata una nuova società guidata dal dr Schisano che aveva esternato l’interesse di entrare nella compagine societaria di Ritel acquistando il pacchetto di quote di maggioranza. L’impegno preso in quella sede, di presentare in tempi certi (entro il 15 settembre 2010) un piano industriale atto a definire e assicurare una continuità lavorativa per l’azienda Ritel, non si è ancora concretizzato. Ancora una volta a preoccupare lavoratori e UILM è la completa assenza di nuovi ordini e commesse per il 2011. Siamo di nuovo di fronte al baratro! e ci chiediamo: quale speranza con queste premesse si possono avere per il futuro dei lavoratori e della stessa Ritel? Domanda questa che non poniamo solo a noi stessi ma a tutti quei soggetti che al tavolo ministeriale dello scorso agosto avevano concordato la possibilità di valutare il piano industriale del nuovo possibile acquirente. Inoltre è grave la conclamata latitanza di Finmeccanica che sempre presente e coinvolta, in quanto azionista, non ha mai mantenuto gli impegni formalizzati. Se ancora, chi si era impegnato a fare questo piano industriale, non ha presentato la propria proposta, lo faccia presto, di tempo ormai non c’è né più abbastanza e la “politica” garante, presente in quei tavoli, solleciti questo nuovo incontro al Ministero dove si possa avere maggior chiarezza e tempi certi per giungere ad una sana soluzione. Una nota positiva è stata colta rispetto al reintegro in Ritel di 11 lavoratori Arcobaleno, dove si ribadisce, che è stata determinante e incisiva l’azione condotta della Uilm-Uil, rispetto al riassorbimento programmato di tutti i 27 lavoratori Arcobaleno entro il mese di dicembre 2010.” Nella foto un’immagine di uno sciopero dei lavoratori della Ritel.Foto: Emiliano Grillotti © 23 Settembre 2010

Print Friendly, PDF & Email