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L’emozione di sventolare il tricolore davanti a sessantamila persone nella cerimonia d’apertura di un’Olimpiade, seppur giovanile. L’ha provata ieri Aurora Tognetti, la 15enne sabina di Borgo Quinzio, campionessa mondiale giovanile di pentathlon moderno scelta dal Coni come portabandiera azzurra. A Nanchino, in Cina, è cominciato ieri l’evento a cinque cerchi, anticipato da polemiche e preoccupazioni legate all’allarme per il virus Ebola. Venerdì l’esordio della Tognetti: alle 10 il primo round della scherma. Il giorno dopo il nuoto (alle 14.30), la finale della scherma (alle 16) e la gara del combined (corsa e tiro) alle 18.25. È proprio in quest’ultima specialità che la talentuosa sabina conta di recuperare il terreno eventualmente perso nelle prove precedenti. Prima di partire per Nanchino, la Tognetti è salita su un altro podio internazionale, dopo gli ori mondiali Youth A di Budapest e il titolo europeo a squadre di Uppsala della stessa categoria: a Sant Boi, in Spagna, ha vinto l’oro nella staffetta mista insieme a Matteo Cicinelli e l’argento individuale e a squadre. (dal Messaggero di Rieti, Nazareno Orlandi) Foto: Coni ©
