Si parla tutto l’anno di impianti, ma è l’estate a portare con sé maggiori polemiche e discussioni. I templi dello sport reatino ballano: casse degli enti vuote e società che si ritrovano con enormi scatoloni da riempire e mantenere, tengono lo sport col fiato sospeso. D’obbligo, dunque, fare un punto in particolare sul PalaSojourner e poi riassumere la già nota situazione dello Scopigno. PALASOJOURNER Il Palazzo del basket, pieno di vita soprattutto nel finale di stagione con i fedelissimi tornati sui seggiolini per sostenerela Npc nelle finali playoff, tiene sulle spine la squadra di patron Cattani che deve avere certezze per il futuro del suo club. Il PalaSojourner è la condicio sine qua non per chiedere l’ammissione alla Lega A Silver, alla quale la Npc punta pur non avendola conquistata sul campo. “A prenderlo in gestione sarebbe un attimo – dice il presidente Cattani, preoccupato per le sorti della sua squadra – ma voglio capire quanto costa. Se è vero, come mi si dice senza farmi vedere le carte, che mantenerlo costa 140/150mila euro l’anno ma chi me lo fa fare? Significa partire già a picco, già in rosso. Organizzarci eventi? Se ci organizzo eventi per recuperare quel passivo, significa che non posso giocarci e farci allenare la squadra. Sono sei mesi che cerco risposte, ma non le ho ricevute, ed è tutto documentato. Devo capire quanto mi costa, voglio vedere le bollette. Altrimenti non è Peppe Cattani che chiede una mano, ma sono loro (le istituzioni, ndr) a chiederla a Peppe Cattani. Io ho solo questa settimana per dare l’indicazione del campo dove giocare, poi il 9 luglio devo pagare la prima rata del campionato ed il supplemento per la A Silver; intorno al diciotto la Federazione dovrebbe chiedermi se confermo la richiesta di ammissione in A Silver oppure no. Ma senza campo, cosa confermo?”. Cattani, in tempi strettissimi, deve fronteggiare mille difficoltà: giovedì ci sarebbe dovuto essere un incontro tra lui, Mezzetti e il commissario della Provincia Felici, ma l’incontro è saltato. Chiaro che se Cattani non avrà certezze sul PalaSojourner, il salto di categoria è a rischio e non è escluso che si giochi la Dnb al PalaSpes, per il quale la Npc ha risposto al bando del Comune per gestirlo. Ha risposto per le giovanili, ma certo non per la prima squadra. “A quest’ora dovrei stare in giro per l’Italia a cercare sponsor – chiude Cattani – invece sto ancora all’inizio. È tardi per la programmazione e non so che fare con allenatori e giocatori”. “In altri tempi avremmo potuto acquisire, noi del Comune – spiega l’assessore allo sport del Comune, Alessandro Mezzetti – il PalaSojourner, ma i costi oggi sono troppo altri, e non possiamo farlo. A Cattani daremo in gestione il PalaSpes per 3 anni + 3 come da risposta al bando. Nel frattempo mi sto adoperando affinché Cattani incontri Carlo Abbruzzese (dirigente VIII settore dell’ente Provincia, ndr), per conoscere il dettaglio delle spese e vedere se è possibile darlo in gestione alla Npc”. SCOPIGNO Arcinota è la querelle Comune-Fedeli, conclusasi nella decisione del patron di abbandonare. Il patron amarantoceleste, dopo aver speso qualche soldino sulle strutture e indirettamente attorno alle stesse nella passata stagione (migliorie, manutenzioni e custodi di impianti che di fatto non mai gestito, con gli oneri dell’esclusività), di prendersi in gestione lo stadio non vuole saperne, anche a costo di dover mollare tutto. Una spesona, che distoglierebbe l’attenzione sulla costruzione di un team competitivo. “Gli impianti hanno costi importanti da diminuire o azzerare – fa sapere l’assessore comunale allo sport Alessandro Mezzetti – Fedeli vuole lo stadio, la scia e antistadio a titolo gratuito e esclusivo del Rieti. Per noi questa è una condizione inaccettabile. Avrei voluto un incontro propositivo, ma lui vuole tutto e gratis”. Il patron nei giorni scorsi aveva affermato che “sindaco e assessore dovranno rispondere alla città” e che “invece di aiutare mi danno gli schiaffi”. Il muro contro muro con il Comune – che non sembra disposto a trattare per nulla – sembra la motivazione più forte dell’addio di Fedeli al Rieti. Allora per il club, così come disposto dallo stesso numero uno amarantoceleste, si cerca un acquirente, ma solo da martedì si saprà il vero destino del Rieti. Tutto potrebbe succedere “Io intanto – spiega Mezzetti – mi sto attivando qualora Fedeli confermasse la volontà di andar via”. (Redazione) Foto (archivio) RietiLife ©