Il judo è una disciplina sportiva generalmente volta alla difesa, piuttosto che all’attacco, ma il judo insegna anche il valore dell’amicizia, della lealtà, dell’onore e della dedizione. A dimostrazione di quanto i judoka reatini hanno creduto in questi valori ed in nome degli stessi hanno voluto migliorarsi e migliorare le loro passioni, sabato scorso, 14 giugno, la Csd Movimenti d’Oriente, nella palestra New Life di Rieti (in via F.lli Sebastiani), ha organizzato la cerimonia per il passaggio di cinture. È quel “passaggio” che ogni anno sancisce i progressi fatti dagli allievi, sia in campo esperienziale, morale, umano e non ultima, nella presa di coscienza delle proprie responsabilità. La manifestazione è stata presieduta dal Sensei 7° Dan Nicola Distaso, Presidente Nazionale della Commissione esami C.S.E.N., già judoka della Polizia di Stato, Croce d’oro del Coni e Cavaliere della Repubblica per meriti sportivi. Fondamentale e di particolare rilievo sono risultati, durante l’insegnamento di tale pratica sportiva, le doti, le abilità, la passione e l’impegno del M° 6° Dan Giulio Borsi. La sua esperienza quarantennale caratterizzata dall’accoglienza, ha permesso anche ai bambini di 4 anni di appassionarsi a questa disciplina olimpica. Incisiva è stata la collaborazione del M° 3° Dan Angelo Marchetti, nonché la forte intesa creatasi tra le insostituibili “cinture” nere e marroni. Questa sinergia di forze, fisiche e morali di tutti gli atleti della Movimenti d’Oriente, hanno contribuito all’instaurarsi di legami di stima e di rispetto reciproco, quel rispetto che impone la pratica della nobile Arte del combattimento a mani nude che è il judo.
“Non esiste nulla di più grande nel mondo. L’educazione morale di una persona si estende ad altre 10.000. L’educazione di una generazione ne abbraccia altre cento. Non esiste nulla di più piacevole al mondo. Coltivare il talento e migliorare i tuoi simili, un profumo che permane a lungo dopo la morte”.
Jigoro Kano – fondatore del Judo
Foto: MOVIMENTI D’ORIENTE ©