Si chiudono con grande successo le iniziative assunte dall’Archivio di Stato in collaborazione con la caserma Verdirosi, l’Isuc, il comune di Rieti e il Museo della liberazione di Roma, relative al settantesimo anniversario della Liberazione. Oltre 1500 i visitatori della mostra storico-documentaria presso l’Archivio di Stato e oltre 1000 quelli che hanno visitato il rifugio antiaereo della caserma Verdirosi e le altre eccellenze della caserma, come l’oratorio di San Pietro Martire e il museo militare. SOLD OUT Tutti gli incontri organizzati hanno registrato il tutto esaurito, tanto che la sala convegni dell’Istituto reatino non è mai riuscita a contenere il pubblico intervenuto. Lo stesso discorso vale per il convegno finale tenutosi ieri nella mattinata all’Archivio di Stato e nel pomeriggio nella caserma Verdirosi. Si è trattato del primo convegno organizzato sul tema della Resistenza e Liberazione e ha messo in rilievo le profonde interconnessioni tra il territorio umbro e quello sabino. Tutte le relazioni hanno portato contributi significativi e originali sulle vicende degli eccidi di Leonessa, del Tancia, di Poggio Bustone anche con al presentazione di documentazione inedita reperita recentemente nel ben noto “armadio della vergogna”. LA SODDISFAZIONE Grande soddisfazione è stata espressa dal direttore dell’Archivio di Stato, Roberto Lorenzetti, e dal Comandante della Verdirosi Generale, Giancarlo Villa, che hanno inteso sottolineare la straordinaria risposta della città davanti ad una proposta culturale che, pur restando dentro i confini della rigorosa ricerca scientifica, è riuscita ha coinvolgere una grande quantità di cittadini. Il professor Renato Covino dell’Università di Perugia, e vicepresidente dell’Isuc, ha rinnovato la disponibilità di collaborare con l’Archivio di Stato di Rieti su temi comuni, che vedono l’Umbria e la Sabina all’interno della stessa cornice storica. La mostra presso l’Archivio di Stato resterà aperta al pubblico fino al prossimo 30 settembre, mentre si sta studiando la possibilità di riprendere le visite al rifugio antiaereo nel prossimo autunno. Foto: ARCHIVIO DI STATO ©