Oltre 250 chilometri tra sabbia, roccia e fatica, sotto un sole implacabile e tra le dune infinite del Sahara. È questa l’impresa che hanno portato a termine Maurizio e Andrea Lisci, padre e figlio, appena rientrati dalla Marathon Des Sables, una delle gare di ultra-trail più estreme e affascinanti al mondo.
Con 1042 partecipanti alla partenza e quasi 200 ritiri, la sfida ha messo a dura prova corpo e mente dei concorrenti. Ma i Lisci, uniti da un legame familiare e da una forza d’animo straordinaria, sono riusciti a completare l’intero percorso, suddiviso in sei tappe e affrontato in totale autonomia, trasportando sulle spalle tutto il necessario: cibo, acqua, attrezzatura e soprattutto determinazione. “Siamo appena tornati dalla Marathon Des Sables,” raccontano Maurizio e Andrea, “una delle gare di ultra-trail più famose e impegnative al mondo. Questa esperienza è stata per noi, padre e figlio, una vera e propria prova di resistenza e determinazione, che ci ha messo alla prova sia fisicamente che mentalmente.”
La gara è partita da Ouarzazate, nel sud del Marocco. Dopo una notte di riposo, Maurizio e Andrea hanno affrontato il primo tratto di deserto, con temperature torride e dune di sabbia alte. L’ultima giornata ha riservato condizioni climatiche estreme: un vento fortissimo ha sollevato sabbia accecante, seguito da una pioggia torrenziale, inattesa in un contesto così arido.
Tra tutte le tappe, la quarta, lunga 82 chilometri, è stata la più impegnativa. “Il sole era implacabile e la sabbia soffice, difficile da attraversare,” spiegano. “Ma abbiamo trovato la forza di andare avanti e di completare la tappa.” Il momento più emozionante è stato l’arrivo: 21 chilometri di dune senza fine, superati metro dopo metro, fino alla linea del traguardo. “Abbiamo attraversato la linea del traguardo con un senso di orgoglio e di soddisfazione,” raccontano ancora, “sapendo di aver completato una delle gare più impegnative del mondo.” Maurizio ha concluso la gara in 48 ore e 17 minuti. Andrea in 44 ore e 32 minuti.
L’impresa non è stata solo sportiva. Il loro viaggio nel deserto è stato anche un atto di solidarietà: padre e figlio hanno corso per raccogliere fondi a favore dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), centro d’eccellenza internazionale nella lotta contro il cancro. La campagna è disponibile qui: www.fondazioneieomonzino.it/a-race-for-life .“La Marathon Des Sables è stata un’esperienza indimenticabile, che abbinata alla raccolta fondi per lo IEO ci rende molto orgogliosi,” concludono.
“Ci ha insegnato molto sulla nostra capacità di resistenza e determinazione. Siamo grati a tutti coloro che ci hanno sostenuto e incoraggiato durante la gara, e siamo già pronti a pianificare la nostra prossima avventura.” Un’avventura che ha il sapore della sabbia, della fatica, ma soprattutto della speranza e del coraggio condiviso.