Negli ultimi 12 mesi i canoni di affitto nel Lazio sono cresciuti di più rispetto ai prezzi di vendita: i primi hanno infatti registrato un +10,7% nel confronto con il primo trimestre dello scorso anno, mentre i secondi sono saliti del 2,4% nel medesimo arco di tempo. Lo si evince analizzando i dati dell’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale laziale realizzato da Immobiliare.it Insights, la proptech company specializzata in big data e market intelligence per il settore immobiliare del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia.
Chi desidera acquistare un immobile nel Lazio deve mettere a budget, alla fine di marzo, 2.516 euro/mq medi, mentre chi vuole optare per un affitto si vede costretto a sborsare, mediamente, 14,7 euro/mq.
Se si considerano gli altri indicatori di mercato, nel comparto delle compravendite è tornato prepotente l’interesse da parte di potenziali acquirenti, tanto che la domanda*, alla fine del primo trimestre del 2025, fa segnare rispetto al periodo gennaio-marzo 2024 un +19,3%. L’offerta, di conseguenza, si contrae nel periodo (-2,6%). Nel comparto delle locazioni, invece, la disponibilità di case è rimasta pressoché stabile anno su anno (+0,7%), mentre la domanda è in rialzo quasi del 6%. Trend ribaltato negli ultimi 3 mesi, con l’offerta che è ripartita (+11,6%) e una domanda che invece si è fermata (-8,3%).
Focus Roma
La Capitale si conferma la città più cara sia per comprare sia per affittare casa in regione. I prezzi di vendita hanno toccato i 3.537 euro/mq medi, incrementando del 6,1% da inizio anno rispetto al trimestre gennaio-marzo 2024, mentre i canoni hanno raggiunto i 17,5 euro/mq di media, crescendo in doppia cifra, dell’11,2%, nel periodo. I costi sono più contenuti in provincia, sia per gli immobili in vendita (1.785 euro/mq), sia per quelli in locazione (10,5 euro/mq).
Nel comparto delle compravendite gli immobili a Roma stanno uscendo con successo dal mercato, come testimoniato da un’offerta che in un anno è scesa dell’8,9% (-2,2% negli ultimi 3 mesi), a fronte di una domanda invece in solido rialzo in 12 mesi, +23,8%. Nel settore degli affitti si nota un accumulo di stock nel capoluogo (+3,2% rispetto al primo trimestre 2024), per una richiesta che presenta una quasi totale stabilità (+0,8%). In provincia di Roma l’interesse per le locazioni rimane invece sostenuto (+20,4% anno su anno).
I trend di vendita nelle città e nelle province laziali
I prezzi di vendita nel Lazio non hanno mostrato una tendenza omogenea nell’ultimo anno. Esattamente nella metà delle aree i costi sono infatti saliti, mentre l’altra metà ha sperimentato una decrescita. L’incremento più rilevante è proprio quello del comune di Roma, mentre la discesa più marcata si nota nel comune di Rieti (-4,7%). Il secondo territorio più caro, alle spalle di Roma, per acquistare casa in regione è la provincia di Latina (2.062 euro/mq medi), mentre quello più conveniente in assoluto è la provincia di Frosinone (761 euro/mq).
Nonostante la tendenza di calo regionale dell’offerta, con il traino rappresentato da Roma, nella maggioranza dei territori la disponibilità di case è aumentata rispetto a inizio 2024: su tutti, spicca il +14,7% del comune di Rieti. La domanda è invece in solida crescita ovunque, e ancora una volta è il comune di Rieti a mostrare il dato più positivo (+33,3%).
I trend delle locazioni nelle città e nelle province laziali
In quasi tutte le aree laziali i canoni di affitto sono cresciuti rispetto a inizio 2024: il comune di Rieti fa nuovamente segnare il rialzo maggiore (+45,5%), superando gli 8 euro/mq di media. L’eccezione è rappresentata dal comune di Latina, in calo dello 0,2%. La provincia di Latina è il secondo territorio più caro alle spalle della Capitale, con 11,9 euro/mq di media. Al contrario, la zona più economica è la provincia di Frosinone, che si ferma a 6,5 euro/mq di media.
Rispetto all’inizio dello scorso anno l’interesse verso la locazione è cresciuto quasi in tutti i territori laziali, a esclusione della provincia di Viterbo (-3,9%). Incrementi significativi in doppia cifra si riscontrano soprattutto nei comuni di Viterbo e Rieti, su rispettivamente del 64,4% e del 46,2%. L’offerta non presenta invece una tendenza lineare in tutte le aree, sebbene gli accumuli di stock siano più corposi rispetto ai decumuli. Vanno rimarcati, per esempio, i segni più del comune di Latina (+60,4%) e della provincia di Viterbo (+41,8%).
*Con domanda si intende pressione di domanda, ovvero il numero medio di contatti per annuncio.
Per consultare le tabelle dell’Osservatorio relative al mercato delle compravendite e delle locazioni si prega di prendere visione degli allegati forniti in formato PDF e liberamente utilizzabili.