Maxi operazione antidroga dei Carabinieri nei boschi: i pusher sparano per fuggire

(di Cristian Cocuccioni) Un’importante operazione antidroga è stata portata a termine dai Carabinieri della Stazione di Rieti, con il supporto del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia e della Sezione Investigativa. L’intervento si è concentrato in un’area boschiva lungo la strada Turanense, nel territorio comunale di Rieti, dove da tempo si sospettava l’esistenza di un bivacco utilizzato per traffici illeciti. I pusher, in cinque, hanno anche sparato dei colpi di arma da fuoco, che però non hanno colpito i militari.

Le indagini sono partite grazie alle segnalazioni di diversi residenti, insospettiti da un anomalo via vai nei pressi del bosco. Dopo appostamenti e accertamenti, alle prime luci dell’alba i militari hanno circondato l’area ed effettuato un blitz nel bivacco, cogliendo di sorpresa cinque giovani di origine extracomunitaria. Alla vista delle divise, i sospetti sono fuggiti nella vegetazione, facendo perdere le proprie tracce.

Durante l’operazione, alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi in direzione dei militari, che fortunatamente non hanno riportato ferite. Nel corso della successiva perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato:

  • 760 grammi di cocaina, di cui 256 già suddivisi in 125 dosi pronte per lo spaccio;
  • 344 grammi di hashish suddivisi in 3 panetti;
  • materiale per il confezionamento delle dosi;
  • un bilancino di precisione perfettamente funzionante;
  • diverse armi bianche, tra cui alcuni machete.

Ma non è tutto. Durante i controlli è stato trovato legato a un albero un cucciolo di pastore tedesco, evidentemente abbandonato dai fuggitivi. L’animale è stato tratto in salvo e affidato ai Carabinieri del Comando Provinciale di Rieti. Uno dei militari coinvolti nell’operazione ha deciso di adottarlo.

Tutto il materiale rinvenuto, compreso un telefono cellulare, è stato posto sotto sequestro e sarà oggetto di ulteriori indagini volte all’identificazione e alla cattura dei responsabili.

Foto: RietiLife ©

 

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