(di Cristian Cocuccioni) Oggi 31 marzo i lavoratori somministrati della Asl di Rieti hanno protestato per far sentire la loro voce in difesa dei propri diritti e per il futuro dei servizi sanitari locali. Appuntamento all’Ospedale San Camillo De Lellis, davanti al quale i sindacati e i lavoratori chiedono alla Regione Lazio di prendere una decisione chiara e giusta. In particolare, chiedono l’autorizzazione agli avvisi pubblici che permettano a chi ha prestato la propria attività in somministrazione di accedere a contratti a tempo determinato con il giusto riconoscimento dell’anzianità di servizio.
Questa mobilitazione non riguarda solo i posti di lavoro, ma anche la qualità dei servizi alla cittadinanza e il benessere di un territorio che già affronta numerose difficoltà. In gioco, infatti, ci sono anche i trattamenti retributivi e normativi dei lavoratori, minacciati dalle ipotesi di esternalizzazione di alcuni servizi, tra cui quello di ausiliariato, che potrebbero compromettere ulteriormente la stabilità occupazionale e il livello delle prestazioni offerte ai cittadini.
L’appello delle Organizzazioni Sindacali FeLSA CISL Lazio, NIdiL CGIL Rieti Roma EVA, UILTemp Lazio, FP CISL Roma Capitale e Rieti, FP CGIL Rieti Roma EVA e UIL FPL Rieti è chiaro: la Regione deve rispondere alle richieste dei lavoratori e garantire una prospettiva concreta per il futuro occupazionale di oltre 200 persone.
La situazione è stata al centro di un’assemblea sindacale molto partecipata, che si è svolta il 5 marzo. Durante l’incontro, i lavoratori hanno manifestato preoccupazione per la scadenza dei contratti prevista per il 31 marzo, e per la mancanza di risposte concrete da parte dell’ASL di Rieti e della Regione Lazio. In particolare, è emersa la richiesta di avviare un concorso che valorizzi l’anzianità di servizio e dia continuità occupazionale a chi ha prestato la propria attività nella somministrazione.
Le preoccupazioni dei lavoratori sono state ulteriormente alimentate dalle risposte insoddisfacenti ricevute durante l’incontro con la Direzione della ASL di Rieti il 25 febbraio. Di fronte alla mancanza di rassicurazioni sul futuro, le organizzazioni sindacali hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione. Il 31 marzo si è rivelata una giornata di mobilitazione fondamentale, per far arrivare forte e chiara la richiesta di un futuro stabile e dignitoso per i lavoratori somministrati e per il sistema sanitario locale.
Il consigliere comunale Simone Petrangeli, insieme ai colleghi Gabriele Bizzoca e Gilberto Aguzzi, ha partecipato al presidio organizzato dalle sigle sindacali, esprimendo solidarietà e appoggio alla causa dei lavoratori. Tutti sperano che la Regione Lazio convochi al più presto una discussione con i lavoratori, per definire una strategia che tuteli sia i posti di lavoro che i servizi cruciali per la comunità.
Foto: Petrangeli Fb ©