Riceviamo la lettera firmata di un lettore. E la pubblichiamo. Repliche eventuali a [email protected]
Gentilissimi,
vi scrivo in qualità di cittadino di Rieti e vostro assiduo lettore per segnalarvi una situazione che preoccupa molto me e molti altri cittadini, che in questi giorni assistono a situazioni surreali al Pronto Soccorso dell’ospedale De Lellis di Rieti.
Da giorni e giorni, decine di pazienti, anche molto anziani e in situazioni critiche, vengono lasciati senza adeguata assistenza su sedie e barelle nei corridoi del pronto soccorso, senza possibilità di trovare un po’ di pace attraverso stanze, letti o posti di qualsiasi tipo nei reparti. I pazienti in questione a malapena riescono a muoversi, essendo le barelle disposte in uno spazio molto stretto e, seppur seguiti e monitorati dai medici, che svolgono più che adeguatamente il loro lavoro, soffrono le condizioni ai limiti della dignità umana in cui sono costretti, abbandonati nel mezzo di uno spazio di passaggio senza neanche poter godere del basilare diritto di avere una stanza d’ospedale per la loro degenza, lontana dalla folla e dal caos del pronto soccorso. Nel caso di specie, sto assistendo al dolore di mia nonna di 84 anni, che secondo i medici sarebbe dovuta essere ricoverata a reparto già dallo scorso mercoledì 26 marzo per una grave infezione in corso, ma ad oggi continua ad essere tenuta in condizioni disumane in un corridoio per mancanza di posti a reparto. Ci tengo a precisare che non intendo in alcun modo aggredire o incolpare infermieri, medici e dottori che in questi giorni hanno sempre dimostrato grande umanità e professionalità nel loro lavoro, che lavorano con quello che hanno a disposizione e che cercano di fare il possibile per tutti. Piuttosto, penso sia necessario che questa situazione disumana venga alla luce e che sia sotto gli occhi di tutti, per rappresentare le preoccupazioni e la frustrazione di tutti i cittadini come me che nei giorni scorsi hanno assistito impotenti alla sofferenza e alla perdita di dignità dei loro cari, che sia noto a tutti che condizioni di questo tipo non sono all’ordine del giorno solo in contesti più grandi e caotici come Roma, Milano e Napoli, ma che anche la nostra città soffre i risultati di una gestione cinica e poco attenta della sanità pubblica. Dobbiamo fare qualcosa a riguardo, che sia anche solo denunciare la cosa.
Foto: RietiLife ©