Aps. Paolucci (Uil Rieti): “Aumentano le bollette. Ma fogne e depuratori le paga il Pnrr”

Aps. Paolucci (Uil Rieti): “Aumentano le bollette. Ma fogne e depuratori le paga il Pnrr”

 

“Neanche la sonora bocciatura dello scorso dicembre in conferenza dei sindaci sugli aumenti delle tariffe ha fatto desistere Aps dalla decisione di far pagare a cittadine e cittadini della provincia i suoi errori”. Lo dice Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e della Sabina romana.

“Assisteremo così – aggiunge il segretario – all’ennesimo aumento delle tariffe idriche, assecondate da deprimenti giravolte politiche di alcuni amministratori locali, che prima si sono schierati per il no per poi cambiare idea. Nessuno ormai crede più alla favola propinata da Aps che l’aumento delle tariffe è necessario per migliorare il servizio. La realtà è ben altra: in tutti questi anni il Cda di Aps non è stato in grado di costruire un reale, efficiente e moderno Servizio Idrico integrato. In un Paese normale, in una città di provincia normale, tutto questo si tradurrebbe in un una sola parola: fallimento”.

“Il Cda ha mancato clamorosamente gli obiettivi che erano chiari fin dalla nascita della società partecipata – conclude Paolucci – e per questo adesso dovrebbe farsi da parte. Se la politica invece ritiene di tenerlo ancora in vita, vuol dire che ha deciso di scaricare sui cittadini tutti i fallimenti accumulati negli anni. Con buona pace della tutela e della valorizzazione della risorsa idrica, della realizzazione di impianti di depurazione. E così, per poter aspirare a queste opere sia nella Piana Reatina così come in altre aree della città, bisognerà attendere un’altra pandemia e un altro Piano nazionale di ripresa e resilienza. Non a caso gli unici interventi previsti da Aps a Leonessa, a Poggio Mirteto e Magliano Sabina sarebbero rimasti nel libro dei sogni se non fosse intervenuto in supporto del Pnrr. Si chiedano gli amministratori che tengono in vita il Cda di Aps se questa è progettualità e poi lo spieghino ai cittadini, con sincerità, evitando il politichese”.

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