Nuova aggressione nel carcere di Rieti: sovrintendente della Polizia Penitenziaria colpito al volto da un detenuto

(ch.di.) Nuova aggressione ai danni di un agente di Polizia Penitenziaria nel carcere di Rieti. Nel pomeriggio di oggi, venerdì 21 marzo, un sovrintendente in servizio nella casa circondariale è stato colpito con una violenta testata al volto da un detenuto di nazionalità straniera, in evidente stato di alterazione. Sono in corso accertamenti per chiarire le cause del suo comportamento aggressivo.

A seguito dell’aggressione, l’agente è stato trasportato all’ospedale De Lellis per accertamenti e le cure del caso.

L’episodio ha suscitato l’immediata reazione dei Sinappe che da tempo denunciava la difficile situazione del carcere reatino, Ciro Di Domenico, ha commentato la vicenda a RietiLife: “È una situazione davvero indescrivibile, non solo nel carcere di Rieti, ma in altre strutture lungo la Penisola. Non c’è pace per la Polizia Penitenziaria, che continua a subire aggressioni in un contesto lavorativo sempre più insostenibile. Abbiamo segnalato più volte la grave carenza di organico, ma i recenti provvedimenti del Ministero della Giustizia e del DAP, seppur apprezzabili, non hanno alleviato le problematiche, né ridotto il carico di lavoro degli agenti. Bisogna fare di più”.

Il sindacato ribadisce la necessità di un intervento urgente da parte delle istituzioni per garantire maggiore sicurezza all’interno della casa circondariale di Rieti, da tempo alle prese con un forte sovraffollamento e una carenza di personale sempre più evidente.

“Chiediamo maggiore attenzione e una riorganizzazione dell’istituto di pena reatino, dove è imprescindibile l’arrivo di nuove forze e l’adozione di misure per tutelare chi vi opera quotidianamente” aggiunge Di Domenico.

L’ennesima aggressione riporta l’attenzione su una situazione che, secondo gli agenti di polizia penitenziaria, è ormai diventata insostenibile.

Foto: RietiLife © 

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