Rissa in via Morroni, Area Rieti: “Nuovi episodi di violenza degli extracomunitari. Si istituisca la zona rossa”

“Le immagini dell’aggressione subita dalla ragazza in viale Morroni, che fanno seguito alle disperate denunce di cittadini impotenti e spaventati dalla violenza di giovani extracomunitari o migranti di seconda generazione che imperversano indisturbati nella nostra città, ci fanno inorridire. Cosa deve accadere perché le autorità capiscano che la misura è colma?” scrive in una nota Area Rieti riguardo la rissa che si è verificata oggi in via Morroni (GUARDA VIDEO).

E continua: “Come ci dobbiamo difendere da chi con prepotenza ci vuole imporre il suo stile di vita, fatto di violenza e sopraffazione, trasformando i nostri quartieri in favelas?

Abbiamo svolto incontri, siamo scesi in strada, abbiamo dimostrato tolleranza e comprensione, ma palesemente nulla è cambiato.

Questi ragazzi, uomini, giunti clandestinamente nelle nostre città, difesi da una magistratura

estremamente rigida con gli italiani, ma totalmente comprensiva con chi italiano non è, non hanno nessuna intenzione di accettare le regole di un vivere civile: la loro cultura si basa sulla violenza, sul disprezzo delle donne, sull’arroganza di chi, sapendo di non rischiare nulla, impone con la forza la propria barbarie. È tutto questo non è più accettabile. Nel periodo di capodanno il governo aveva istituito delle zone rosse per cacciare personaggi pericolosi, pregiudicati, da quartieri e piazze delle città.

Provvedimento che nelle grandi realtà urbane come Roma e Milano si è dimostrato (ed era prevedibile) inutile, ma che in una città più piccola come la nostra, dove più facilmente si possono individuare i soggetti pericolosi, potrebbe quantomeno imporre l’allontanamento di questi personaggi.Chiediamo pertanto al prefetto di Rieti, che fin troppe volte è sembrato sordo alle proteste della città, di agire, individuando nel centro storico di Rieti una zona rossa, che permetta di cacciare questi delinquenti che stanno degradando il nostro vivere comune. Altrimenti saremo costretti a cacciarli noi, in uno scontro che non vogliamo, ma che non può essere ancora evitato. Non possiamo essere cacciati da casa nostra da quattro africani che hanno scambiato Rieti per una giungla” conclude la nota.

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