La protesta davanti al Rosatelli per Samuele dopo l’incidente nello stage. Poi assemblea a scuola

(ch.di.) Protesta degli studenti del Rosatelli questa mattina davanti ai cancelli dell’istituto. L’iniziativa, nata in seguito all’incidente occorso a Samuele durante il suo stage PCTO in un’azienda locale, ha visto i ragazzi esprimere con forza il loro dissenso verso un sistema che, secondo loro, non garantisce sufficienti tutele per la sicurezza. A organizzarla, i ragazzi di Cortocircuito.

Il presidio è stato accompagnato da striscioni e cartelli con slogan come “Siamo tutti Samuele” e “Basta vittime del PCTO“, denunciando la necessità di una revisione del sistema di alternanza scuola-lavoro. Gli studenti hanno chiesto controlli più stringenti sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre a una maggiore formazione e supervisione durante le attività pratiche.

Durante l’assemblea che si è svolta in mattinata, diversi interventi hanno evidenziato la preoccupazione per la ripetizione di episodi simili e l’urgenza di un confronto con le istituzioni scolastiche e locali. Alcuni rappresentanti degli studenti hanno dichiarato: “Non vogliamo che l’alternanza scuola-lavoro diventi un pericolo per la nostra incolumità. Chiediamo formazione adeguata, dispositivi di protezione idonei e un sistema di monitoraggio efficace”.

Intanto, Samuele rimane ricoverato all’ospedale di Rieti dopo l’intervento chirurgico a seguito della grave frattura riportata al braccio. La comunità scolastica continua a manifestare vicinanza e solidarietà alla famiglia, in attesa di ulteriori aggiornamenti sulle sue condizioni di salute. Le indagini sulle dinamiche dell’incidente proseguono, con i Carabinieri e il Nucleo Ispettorato del Lavoro impegnati a verificare eventuali responsabilità.

LA NOTA 

Questa mattina ci siamo riuniti in un presidio di fronte ai cancelli dell’istituto Celestino Rosatelli, scuola di Samuele, il giovane ferito in fabbrica da un tornio durante l’alternanza scuola-lavoro. Con estremo valore, scrive Davide Corazza di Controvento, i nostri giovani hanno alzato la voce per chiedere lo smantellamento del PCTO, un progetto malato che nasconde manodopera gratuita, sfruttamento e rischi altissimi su alcuni posti di lavoro. Un progetto che ha ucciso decine di giovani da quando è stato integrato. “Siamo vicini al nostro compagno Samuele, esprimiamo massima solidarietà e chiediamo a gran voce che sia fatta giustizia per un trauma fisico e psicologico devastante”, incalza Emanuele Dionisi, studente di Cortocircuito.

La nostra posizione è chiaramente emersa dai numerosi interventi di studenti del Rosatelli e non, compresi studenti di collettivi della capitale. “Non accetteremo altri feriti o morti tra di noi, lottiamo e lavoriamo per abolire questo scempio”. Abbiamo contattato i familiari di Samuele, a cui abbiamo espresso la più totale solidarietà nella speranza di una pronta e totale guarigione. Siamo stati ringraziati per aver alzato la voce contro chi causa questi drammi e siamo stati rassicurati sul fatto che chi ci attacca si dovrebbe vergognare.

 

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*

 

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.