Riceviamo e pubblichiamo questa lettera a tre anni dalla scomparsa di Andrea Gunnella (leggi).
Ciao fratellone, tre anni sono passati dalla tua morte, già tre anni, noi siamo ancora qui e tu non ci sei più…
Se fossi venuto questa sera mi avresti scritto un messaggio sintetico del tipo: “Sister, stasera” e la sera stessa, parcheggiata la macchina, avresti notato con piacere il profumo intenso prodotto dal contatto delle gomme con il prato.
“Strega, che roba è?” mi avresti detto ed io “La melissa mista alla mentuccia”, sì, un aroma speciale!
Ma quel SE resta ormai totalmente appeso nel nulla, quel SE esprime l’impossibile che fa male e farà sempre male, quel profumo così forte sarà sempre legato al ricordo del tuo arrivo serale.
La tua assenza è immensamente grave, la vita va avanti ma ognuno di noi porta nel cuore una spina che ci accompagna costantemente. È così, viviamo nella consapevolezza che siamo attimi di vita e le lacrime silenziose sono delle fedeli compagne, quelle che nessuno può vedere e che solo noi sentiamo…
Te ne sei andato troppo presto, caro Andrea, ti vogliamo bene!
SISTER (Carla)