Una nostra lettrice ha voluto condividere un disagio che si protrae da tempo e che riguarda la carenza di parcheggi riservati alle donne in gravidanza.
“Sono una donna all’ottavo mese di gravidanza e, ogni volta che mi reco in ospedale, mi trovo di fronte allo stesso problema: in tutta la struttura c’è solo un parcheggio rosa, teoricamente dedicato alle donne in dolce attesa. Tuttavia, quasi sempre risulta occupato da persone che non espongono il cartellino, come sarebbe richiesto. In otto mesi, non sono mai riuscita a trovarlo libero”. La lettrice evidenzia come, invece, siano presenti numerosi posti per disabili e per dipendenti, mentre le donne in attesa devono arrangiarsi, spesso con difficoltà.
“Possibile che ogni volta una persona in gravidanza debba percorrere lunghi tragitti a piedi, magari sotto il sole cocente o la pioggia, perché non ci sono alternative? Oggi, ad esempio, non avevo spiccioli per il parcheggio privato, né ho trovato un posto libero gratuito. Sono arrivata in ritardo per delle analisi del sangue”. Ma il problema non si limita solo all’ospedale. Secondo la lettrice, la mancanza di parcheggi rosa è una criticità che si estende a tutta la città.
“A Piazza Cavour, ad esempio, il parcheggio riservato è inutilizzabile perché coperto da materiali da lavoro. Inoltre, quei pochi parcheggi rosa disponibili sono spesso occupati da chi non ha diritto a utilizzarli”. L’appello è chiaro: “Spero che un articolo possa aprire gli occhi di chi si occupa di queste problematiche”.
Il tema solleva interrogativi importanti sulla reale accessibilità dei parcheggi rosa e sulla necessità di un maggiore controllo per garantire che siano utilizzati correttamente. Sarebbe opportuno un intervento delle istituzioni per aumentare il numero di stalli dedicati alle donne in gravidanza e garantire il rispetto delle regole da parte di tutti.
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