Nel pomeriggio di ieri 10 febbraio 2025, presso il parco Caduti dei Vigili del Fuoco, nel quartiere reatino di Campoloniano, si è tenuta una breve cerimonia per ricordare, nell’anniversario della sua morte, l’ex Questore di Fiume, Giovanni Palatucci, morto nel campo di Dachau il 10 febbraio 1945, pochi mesi prima della liberazione dell’Europa dal nazifascismo.
Alla presenza del Prefetto di Rieti, Pinuccia Niglio e del vice Sindaco di Rieti, Chiara Mestichelli, di una rappresentanza dell’A.N.P.S. e della Polizia di Stato, il Questore di Rieti, Mauro Fabozzi, ha deposto un cuscino di fiori ai piedi della targa commemorativa e dell’albero di ulivo dedicato all’eroico funzionario di Polizia.
A seguire, il Cappellano della Polizia di Stato, Don Fabrizio Borrello, ha tenuto un momento di raccoglimento e di preghiera.
Giovanni Palatucci, Commissario dell’Ufficio stranieri e poi questore reggente di Fiume, dal 1938 al settembre del 1944, riuscì a salvare dalla deportazione circa 5000 ebrei, italiani e stranieri, giunti nel porto di Fiume in fuga dai luoghi occupati dai nazisti, nascondendoli alla Gestapo ed ostacolando le attività burocratiche necessarie alle SS per identificarli.
Il 13 settembre 1944, con l’accusa di cospirazione con il nemico, Palatucci fu arrestato e rinchiuso nel carcere di Trieste, condannato a morte e deportato nel campo di sterminio di Dachau dove morì per gli stenti e le torture subite.
Ad 80 anni dalla sua morte, la Polizia di Stato ha ricordato il valoroso poliziotto che fece la scelta giusta, senza paura e senza esitazioni e che per questo è stato dichiarato “Giusto tra le Nazioni”.