“Confartigianato ha richiesto al Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione dei territori interessati dagli eventi sismici, Senatore Guido Castelli – scrive in una Confartigianato Imprese Rieti – una ulteriore proroga dalla Zona franca urbana fino a tutto il 2026 per rimuovere il blocco all’utilizzo dei crediti d’imposta accumulati dalle imprese. Ricordiamo che l’utilizzo dei crediti di cui sopra si è fermata al 31 dicembre 2024. Tale situazione sta creando grandi problemi alle imprese impegnate nella ricostruzione”.
“Riteniamo – afferma Franco Lodovici Presidente regionale di ANAEPA-Confartigianato Edilizia Lazio – che sia interesse generale non frapporre ulteriori ostacoli alla ricostruzione che è in corso, ma che già sconta incolmabili ritardi. Le imprese, dal 31 dicembre 2024, con la scadenza della Zona Franca Urbana, non possono più utilizzare i crediti d’imposta accumulati. Nel cratere operano molte imprese artigiane e PMI che devono poter proseguire e ultimare i lavori senza inciampi di ordine fiscale e in un quadro di certezza delle norme e degli adempimenti”.
“Per questo motivo abbiamo nuovamente sollecitato il Commissario Guido Castelli, che cogliamo l’occasione per ringraziare – ribadisce Maurizio Aluffi Direttore di Confartigianato Imprese Rieti e Segretario Regionale di ANAEPA-Confartigianato Edilizia, memori della proficua sinergia con cui operiamo su tali tematiche, proponendo di rivedere le tempistiche della proroga stessa. Il senatore Castelli sta presentando proprio un emendamento sul tema. Sarebbe per noi auspicabile prevedere un rinvio e fissare una nuova e definitiva scadenza al 31 dicembre 2026, piuttosto che posticipare di anno in anno la richiesta. In questo modo – conclude il Direttore Aluffi – le imprese avranno ancora tempo per consumare i crediti residuali rimasti fermi nei cassetti fiscali. Pensiamo che questo provvedimento sia sufficiente per accompagnare senza ulteriori inciampi la chiusura della Zona franca urbana, anziché attivare nuovi bandi. Crediamo sia giusto mettere in condizione le imprese di usufruire di tutti i crediti già a loro concessi”.